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Home » Esteri

Il Patriarca ucraino Filaret: “Il Coronavirus è colpa dei gay e dei matrimoni omosessuali”

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Il Patriarca ucraino Filaret: “Il Coronavirus è colpa dei gay e dei matrimoni omosessuali”

Il Coronavirus è arrivato per colpa dei gay, per punire tutte le comunità LGBT e le concessioni libertine che il mondo gli ha fatto, come quella del matrimonio. Ne è convinto il Patriarca della Chiesa Ortodossa ucraina Filaret, che in un discorso pubblico ha dunque recentemente accusato gli omosessuali di aver provocato la pandemia, giunta come punizione divina per via del celebrarsi di nozze gay. Un’accusa, quella dell’arcivescovo dell’Ucraina, che arriva dopo che anche il pastore americano Rick Wiles e il rabbino israeliano Mei Mazuz hanno utilizzato la gravissima emergenza sanitaria mondiale per condannare nuovamente gli omosessuali e imputare loro la responsabilità della diffusione del Covid-19.

 

E anche Filaret, di fronte ai suoi fedeli, è tornato a ribadire quando le unioni tra persone dello stesso sesso siano contro natura, per poi invitarli a ricorsi che “Dio bruciò Sodoma e Gomorra”. Il sacerdote ha poi parlato della comunione e dei divieti imposti per via del Coronavirus: secondo Filaret i fedeli hanno tutto il diritto, anche durante la quarantena, a potersi comunicare, dato che la forza di Dio non potrebbe permettere un contagio. Nella religione ortodossa la comunione si fa con un cucchiaio che viene passato di fedele in fedele, dunque la trasmissione del Covid-19 in questo caso sarebbe certa e provocherebbe un altissimo numero di nuovi ammalati.

Leggi anche: 1. Il virus riscrive l’autobiografia della nazione (di Marco Revelli) / 2. Coronavirus, tamponi per asintomatici? Solo ai privilegiati. Così prolifera il business dei test privati

3. Coronavirus, parla la fidanzata di Rugani della Juve: “Il tampone? Sono venuti a farmelo a casa. Nessuna via preferenziale, il trattamento è uguale per tutti” (di Giulio Gambino) / 4. Lo sfogo di un medico a TPI: “Se la Lombardia non cambia strategia, la gente continuerà a morire”(di Selvaggia Lucarelli)

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