Ragazza va in coma e partorisce, al risveglio rivela: “Non sapevo di essere incinta”
A Oldham, nel Regno Unito, una ragazza di 18 anni ha partorito una bambina mentre si trovava in coma farmacologico. L’assurdità, però, è un’altra.
Ebony Stevenson, questo il nome della giovane, non si era nemmeno accorta di essere incinta. Quando si è risvegliata dal coma, e si è trovata davanti la figlia nata 3 giorni prima, la 18enne era letteralmente incredula.
La storia è iniziata lo scorso 2 dicembre, quando Ebony è stata trasportata in ospedale dalla madre. La ragazza aveva un fortissimo mal di testa e aveva perso conoscenza.
Giunta in ospedale, è stata posta in coma farmacologico. Si è risvegliata quattro giorni dopo, il 6 dicembre.
Nel frattempo, però, il 3 dicembre, quando era ancora in coma, aveva dato alla luce una bimba. I medici si erano infatti resi conto che la ragazza era incinta, e avevano proceduto a un parto cesareo d’emergenza.
Una volta risvegliatasi dal coma, la giovane ha palesato tutto il suo stupore: “Non sapevo di essere incinta”, ha detto a medici e parenti.
Ebony ha poi spiegato che nei mesi precedenti aveva avuto mestruazioni regolari e non aveva riscontrato significative variazioni di peso.
Una “gravidanza fantasma”, che però ha una spiegazione: la ragazza ha infatti due uteri. Come hanno spiegato i medici del Royal Oldham Hospital, dove la 18enne era ricoverata, il feto era nell’utero rivolto verso la schiena.
Per questo la pancia della giovane non aveva registrato rigonfiamenti tali da poter far pensare a una gravidanza. Non solo, ma l’altro utero continuava a produrre regolarmente le mestruazioni.
Ebony ha spiegato che un figlio non era nei suoi piani, ma nonostante questo ha rivelato di aver accolto questo evento inaspettato come “un dono”.
“Quello che è successo è un miracolo assoluto, e adesso non cambierei la mia bimba per niente al mondo”, ha detto.
La piccola si chiama Elodie: ha dovuto affrontare una settimana di terapia intensiva ma ormai è fuori pericolo. Lei e la mamma sono state dimesse dall’ospedale e sono tornate a casa.