Una donna in Polonia ha partorito sei gemelli
Parto sei gemelli Polonia
Pesano appena un chilo ciascuno, sono in incubatrice, ma stanno bene. Una donna in Polonia ha partorito sei gemelli, due maschi e quattro femmine. È il primo parto del genere nel paese e, statisticamente, solo una gravidanza su cinque miliardi termina con la nascita di sei gemelli.
I sei gemelli polacchi sono nati alla ventinovesima settimana, con un parto cesareo. Dall’ospedale universitario di Cracovia, dove i piccoli sono nati una settimana fa, la portavoce Maria Wlodkowska ha assicurato che la salute dei bambini è buona: “Sono nell’incubatrice. Stiamo monitorando il loro corretto sviluppo, ma tutto procede bene”.
Maria Wlodkowska ha rivelato anche che durante il parto c’è stata una sorpresa. Secondo gli esami condotti sulla donna, infatti, sembrava che i gemelli fossero cinque. Un numero già molto elevato per una gravidanza gemellare.
Parto sei gemelli Polonia | La sorpresa
“Avevamo cinque equipe di specialisti con cinque incubatrici pronte, ma quando la mamma ha partorito i dottori hanno scoperto che c’era anche un sesto bambino”, ha detto ancora la portavoce dell’ospedale universitario di Cracovia.
La notizia ha fatto il giro del paese (e del mondo). In Polonia anche il presidente Andrzej Duda ha riservato un pensiero per i neonati e per i loro genitori, con i quali si è complimentato.
Ma, ancora più sensazionale di un presidente che si complimenta con medici e genitori, c’è una squadra di calcio, il Cracovia, che ha regalato ai sei gemelli biglietti gratis per andare ad assistere alle loro partite per tutta la vita. Un bel regalo, che i sei sapranno apprezzare quando saranno più grandi.
I neo genitori sono già mamma e papà di una bimba di due anni e mezzo. Szymon Marzec, papà dei sei neonati, è felice, anche se non manca qualche preoccupazione: “Il loro arrivo è stato una grande gioia, ma abbiamo anche molte preoccupazioni. Siamo felici che i bambini siano nelle migliori mani possibili e tutto ciò che possiamo dargli ora è il nostro amore e la nostra presenza”.