Per Salvini neanche il tempo di iscriversi a Parler che l’app popolare tra i conservatori e l’estrema destra americana è scomparsa dal web. Nelle ultime ore, dopo che Google, Apple e Amazon hanno deciso di rimuovere dai loro server l’applicazione alternativa a Twitter, il social è offline.
La decisione deriverebbe dal numero troppo elevato di post – almeno 98 – presenti sulla piattaforma che incoraggiano alla violenza. Così Amazon, insieme a Google, aveva avvertito l’azienda che avrebbe perso l’accesso ai suoi server se non fosse stata capace di moderare i messaggi dei suoi utenti. Secondo il sito specializzato nel monitoraggio di internet Down for Everyone Or Just for Me, Parler è risultata disattivata da poco dopo la mezzanotte ora statunitense, che significa che i suoi proprietari non sono riusciti a trovare nessun altro fornitore del servizio.
Parler è diventato fin da prima delle elezioni Usa la voce dei trumpisti duri e puri che i social netowrk del mainstream cominciavano a segnalare o censurare. Trump non è un utente della piattaforma. Il senatore repubblicano del Texas, Ted Cruz, vanta 4,9 milioni di follower, mentre il conduttore di Fox News, Sean Hannity, ne ha circa sette milioni.
L’ad della piattaforma, John Matze, ha denunciato l’oscuramento definendolo “un attacco coordinato da parte dei giganti della tecnologia per annientare la concorrenza sul mercato. Abbiamo avuto troppo successo troppo velocemente”, ha scritto in un post. “Tutti i fornitori, dai servizi di messaggi di testo, ai provider di posta elettronica, ai nostri avvocati, ci hanno abbandonato lo stesso giorno”, ha detto Matze a “Sunday Morning Futures” di Fox News. “Stiamo cercando di tornare online il più rapidamente possibile, ma abbiamo molti problemi: ogni fornitore con cui parliamo dice che non lavorerà con noi perché, se Apple e Google non approvano, non lo faranno neanche loro”.