Il parlamento svizzero ha respinto la legge sul divieto del burqa nei luoghi pubblici
Il provvedimento era passato alla camera bassa nel mese di settembre del 2016. Il promotore della legge sta già raccogliendo le firme per il referendum
La camera alta del Parlamento svizzero ha rigettato il 9 marzo la proposta di vietare alle donne musulmane la possibilità di indossare il burqa e il niqab nei luoghi pubblici. Il provvedimento era stato approvato dalla camera bassa nel mese di settembre 2016.
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Il promotore della legge Walter Wobmann aveva giustificato l’iniziativa commentando che queste tipologie di velo islamico non appartengono alla Svizzera. “Nella nostra cultura le persone mostrano il loro volto”, ha detto in un’intervista al quotidiano Blick.
Gli oppositori del divieto ritengono che la legge sia inutile dato che la minoranza islamica nel paese rappresenta solo il 5 per cento della popolazione e, tra questi, non tutti indossano il velo. Il divieto è però già in vigore dal mese di luglio 2016 nel canton Ticino dopo un referendum.
Wobmann ha intenzione di proporre una consultazione referendaria sull’argomento e ha comunicato di aver già raccolto 70mila firme.
L’impossibilità di coprirsi il volto in pubblico è già legge in altri paesi europei come Francia, Belgio, Bulgaria e Austria. A questi si potrebbe presto aggiungere anche la Germania.
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