Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Iraq, il Papa nella città cristiana devastata dall’Isis: “La religione non va strumentalizzata”

Immagine di copertina
Papa Francesco al suo arrivo a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno. Credit: ANSA

Nella terza giornata del suo storico viaggio in Iraq, Papa Francesco ha raggiunto Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno, dove le comunità cristiane locali hanno subito il dominio distruttivo dell’Isis. Si tratta anche della tappa considerata più a rischio dal punto di vista della sicurezza: alcune settimane fa l’aeroporto di Erbil è preso di mira da una serie di razzi che hanno ucciso due persone.

Al suo arrivo, il Pontefice ha avuto un breve incontro con il presidente della regione autonoma del Kurdistan, Nechirvan Barzani, e con suo cugino il premier, Masrour Barzani. Poi il trasferimento in elicottero a Mosul, ultima roccaforte dell’Isis in Iraq, “per una preghiera di suffragio per le vittime della guerra”. E infine nella vicina Qaraqosh, una delle città cristiane più antiche, anch’essa pesantemente danneggiata nel 2014 in seguito all’ascesa del sedicente Stato islamico.

“Adesso è il momento di ricostruire e ricominciare, affidandosi alla grazia di Dio, che guida le sorti di ogni uomo e di tutti i popoli. Non siete soli, la Chiesa intera vi è vicina, con la preghiera e la carità concreta”, ha detto Papa Francesco rivolgendosi ai cristiani di Qaraqosh.

“Con grande tristezza, ci guardiamo attorno e vediamo altri segni, i segni del potere distruttivo della violenza, dell’odio e della guerra. Quante cose sono state distrutte! E quanto dev’essere ricostruito! Questo nostro incontro dimostra che il terrorismo e la morte non hanno mai l’ultima parola”, ha proseguito il Pontefice.

“Anche in mezzo alle devastazioni del terrorismo e della guerra, possiamo vedere, con gli occhi della fede, il trionfo della vita sulla morte. Avete davanti a voi l’esempio dei vostri padri e delle vostre madri nella fede, che hanno adorato e lodato Dio in questo luogo. Hanno perseverato con ferma speranza nel loro cammino terreno, confidando in Dio che non delude mai e che sempre ci sostiene con la sua grazia. La grande eredità spirituale che ci hanno lasciato continua a vivere in voi. Abbracciate questa eredità! Questa eredità è la vostra forza”.

E ancora: “Questo è il momento di risanare non solo gli edifici, ma prima ancora i legami che uniscono comunità e famiglie, giovani e anziani. Guardiamo i nostri figli, sapendo che erediteranno non solo una terra, una cultura e una tradizione, ma anche i frutti vivi della fede, che sono le benedizioni di Dio su questa terra. Vi incoraggio a non dimenticare chi siete e da dove venite! A custodire i legami che vi tengono insieme, a custodire le vostre radici”.

“La strada per una piena guarigione potrebbe essere ancora lunga, ma vi chiedo, per favore, di non scoraggiarvi”, ha sottolineato il Papa. “Ci vuole capacità di perdonare e, nello stesso tempo, coraggio di lottare. So che questo è molto difficile. Ma crediamo che Dio può portare la pace in questa terra. Noi confidiamo in Lui e, insieme a tutte le persone di buona volontà, diciamo no al terrorismo e alla strumentalizzazione della religione”.

Da Francesco anche un pensiero speciale per le donne: “Vorrei dire grazie di cuore a tutte le madri e le donne di questo Paese, donne coraggiose che continuano a donare vita nonostante i soprusi e le ferite. Che le donne siano rispettate e tutelate! Che vengano loro date attenzione e opportunità”.

Leggi anche: La prima volta di un Papa in Iraq: Francesco va nei luoghi che furono dell’Isis per costruire la pace

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi