Papa Francesco: “Il sesso non è un peccato tanto grave”
Papa Francesco: “Il sesso non è un peccato tanto grave”
Per Papa Francesco il sesso non è un peccato tanto grave. Parlando con un gruppo di 24 gesuiti in Mozambico, in occasione di un suo recente viaggio apostolico, papa Francesco racconta di un dialogo avuto tempo prima con un gesuita. “Mi disse di stare attento nel dare l’assoluzione, perché i peccati più gravi sono quelli che hanno una maggiore ‘angelicità’: orgoglio, arroganza, dominio. E i meno gravi sono quelli che hanno minore angelicità, quali la gola e la lussuria. Ci si concentra sul sesso e poi non si dà peso all’ingiustizia sociale, alla calunnia, ai pettegolezzi, alle menzogne”, ha detto il pontefice ai sacerdoti.
Papa Francesco si scaglia contro il clericalismo, che ha come diretta conseguenza la rigidità. “Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento”, dice papa Francesco, riferendosi al comandamento che dice: “Non commettere atti impuri”.
Il colloquio con i gesuiti in Mozambico risale al 5 settembre, ed è stato riportato dalla rivista La Civiltà Cattolica.
“I grandi pastori danno alla gente molta libertà. Il buon pastore sa condurre il suo gregge senza asservirlo a regole che lo mortificano. Il clericalismo invece porta all’ipocrisia. Anche nella vita religiosa”, continua papa Francesco.
Il pontefice aveva già detto in precedenti occasioni di non volere una chiesa ossessionata dalla morale sessuale. “La morale sessuale è spesso causa di incomprensione e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è percepita come uno spazio di giudizio e di condanna”, aveva detto il pontefice durante il sinodo dei giovani.
“I giovani riconoscono che il corpo e la sessualità sono essenziali per la loro vita e per la crescita della loro identità”, scrive Francesco nell’esortazione apostolica Christus vivit.
“La sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Non è un tabù ma un dono che il Signore ci dà”, aveva anche detto Papa Francesco durante un incontro avvenuto con un gruppo di giovani della Diocesi di Grenoble-Vienne ricevuti in Udienza.