Papa Francesco: “La morte va accolta, non somministrata”
Papa Francesco è arrivato in Grecia, seconda tappa di questo suo viaggio internazionale. Dopo l’accoglienza ufficiale all’aeroporto di Atene, il Pontefice si è diretto al Palazzo presidenziale, per incontrare la presidente della Repubblica greca, Ekaterini Sakellaropoulou, poi il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, quindi le autorità e la società civile del Paese. Tanti i temi affrontati nel suo discorso, tra cui anche il fine vita.
“Va sempre privilegiato il diritto alla cura e alle cure per tutti, affinché i più deboli, in particolare gli anziani, non siano mai scartati: gli anziani non siano la parte privilegiata per la cultura dello scarto. La vita è infatti un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata”, ha dichiarato Francesco. Il Papa ha parlato anche della pandemia, definita “la grande avversità”. “Ci ha fatti riscoprire fragili e bisognosi degli altri”, ha sottolineato.
Spazio poi ad un tema molto caro a Bergoglio, i cambiamenti climatici. “Auspico che gli impegni assunti nella lotta contro i cambiamenti climatici siano sempre più condivisi e non siano di facciata, ma vengano seriamente attuati. Alle parole seguano i fatti, perché i figli non paghino l’ennesima ipocrisia dei padri”.
“La Comunità europea, lacerata da egoismi nazionalistici, anziché essere traino di solidarietà, alcune volte appare bloccata e scoordinata”, ha aggiunto il Pontefice. “Vorrei esortare nuovamente a una visione d’insieme, comunitaria, di fronte alla questione migratoria e incoraggiare a rivolgere attenzione ai più bisognosi perché secondo le possibilità di ciascun Paese siano accolti, protetti, promossi e integrati nel pieno rispetto dei loro diritti umani”.
“Vi esorto a far progredire questo Paese nell’apertura, nell’inclusione e nella giustizia. Da questa città, da questa culla di civiltà si è levato e sempre si levi un messaggio che orienti verso l’Alto e verso l’altro; che alle seduzioni dell’autoritarismo risponda con la democrazia; che all’indifferenza individualista opponga la cura dell’altro, del povero e del creato, cardini essenziali per un umanesimo rinnovato, di cui hanno bisogno i nostri tempi e la nostra Europa”, ha concluso Francesco.
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