Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:07
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Papa Francesco: “In guerra il dialogo con l’aggressore puzza, ma a volte si deve fare”

Immagine di copertina

Papa Francesco: “In guerra il dialogo con l’aggressore puzza, ma a volte si deve fare”

Il Papa ha rilasciato un’intervista dal suo aereo di ritorno da una conferenza interreligiosa in Kazakhistan. Interrogato sull’invio di armi in Ucraina ha detto: “può essere immorale se si fa con l’intenzione di provocare più guerra o di vendere le armi o di scartare quelle armi che a me non servono più. Si dovrebbe riflettere più ancora sul concetto di guerra giusta”.

“Oggi se non fai guerra, non sei utile!” deplora “Poi c’è la fabbrica delle armi. Questo è un negozio assassino. Qualcuno che capisce le statistiche mi diceva che se si smettesse per un anno di fare le armi si risolverebbe tutta la fame nel mondo… Non so se è vero o no. Ma fame, educazione, niente: non si può perché si devono fare le armi. A Genova alcuni anni fa, è arrivata una nave carica di armi che doveva trasferirle in una nave più grande che andava in Africa. Gli operai del porto non hanno voluto farlo, gli è costato, ma hanno detto: io non collaboro. La guerra in sé stessa è un errore, è un errore! E noi in questo momento stiamo respirando quest’aria: se non c’è guerra sembra che non ci sia vita. Ho detto tutto quello che volevo dire sulla guerra giusta. Il diritto alla difesa sì, quello sì, ma usarlo quando è necessario”.

Si è detto a favore di un costante sforzo di dialogo con Putin: “È difficile, ma non dobbiamo scartarlo. Dobbiamo dare l’opportunità del dialogo a tutti, a tutti. Perché c’è sempre la possibilità che nel dialogo si possano cambiare le cose, anche offrire un altro punto di vista, un altro punto di considerazione. Ma io non escludo il dialogo con qualsiasi potenza che sia in guerra e che sia l’aggressore. Delle volte il dialogo si deve fare così, ma si deve fare. Puzza, ma si deve fare.” si tappa il naso “Sempre un passo avanti, la mano tesa, sempre. Perché al contrario chiudiamo l’unica porta ragionevole per la pace. A volte non accettano il dialogo, peccato. Ma il dialogo va fatto sempre, almeno offerto. E questo fa bene a chi lo offre, fa respirare”.

Un giornalista gli ha chiesto un giudizio sull’Occidente, considerato immorale da gran parte del pianeta: “L’Occidente ha preso strade sbagliate. Pensiamo per esempio all’ingiustizia sociale. Ci sono Paesi che sono sviluppati un po’ sulla giustizia sociale, ma io penso al mio continente, l’America Latina, che è Occidente. Pensiamo anche al Mediterraneo: è Occidente, e oggi è il cimitero più grande, non dell’Europa: dell’umanità. Cosa ha perso l’Occidente per dimenticarsi di accogliere, quando ha bisogno di gente? Non si pensa all’inverno demografico che noi abbiamo. Abbiamo bisogno di gente. In Spagna soprattutto, ma anche in Italia, ci sono paesi vuoti, soltanto venti vecchietti lì e poi niente. Ma perché non fai una politica d’Occidente, che i migranti siano inseriti, con quel principio che il migrante va accolto, accompagnato, promosso e integrato. Questo è molto importante: integrare. Ma no, si lasciano vuote le cose”.

Sulle elezioni incombenti non si è sbilanciato: “ho conosciuto due presidenti italiani, di altissimo livello: Napolitano e l’attuale. Grandi. Poi gli altri politici non li conosco”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Esteri / Gaza, Idf: “40 raid in 24 ore. Uccisi uomini armati a Rafah”. Gli Usa a Israele: "Troppi civili morti"
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Esteri / Gaza, Idf: “40 raid in 24 ore. Uccisi uomini armati a Rafah”. Gli Usa a Israele: "Troppi civili morti"
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza, l'Unrwa: "Ci vorranno 15 anni per rimuovere le macerie nella Striscia". Media libanesi: "In settimana in Qatar riprendono i negoziati per la tregua"
Esteri / Chi era Thomas Matthew Crooks, l’attentatore di Donald Trump | VIDEO
Esteri / Spari contro Trump a un comizio in Pennsylvania: l’ex presidente ferito all’orecchio. Ucciso l’attentatore. Una vittima tra il pubblico, due feriti gravi