Altri “palloni spia” abbattuti negli Usa, l’amministrazione Biden risponde a chi teme attacchi extraterrestri
Mentre il “pallone” abbattuto dal governo americano al largo della South Carolina era sicuramente un oggetto volante spia gestito dalle forze armate cinesi, restano avvolti dal mistero gli altri avvistamenti – e conseguenti abbattimenti – avvenuti venerdì sopra l’Alaska e sabato sullo Yukon, in Canada.
A chi appartenevano? Di sicuro erano diversi dal primo, più piccoli e meno sofisticati. Anita Anand, responsabile della Difesa di Ottawa, ha spiegato che si trattava di un oggetto cilindrico, ipotizzando fosse un mezzo di sorveglianza satellitare di aziende private. Il leader democratico del Senato Chuck Schumer ha parlato di “due palloni, ma più piccoli”.
I vertici militari hanno detto al Wall Street Journal che si trattava di “un pallone metallico con un piccolo carico attaccato” alludendo anche loro al fatto che potrebbe trattarsi di mezzi “corporate”, quindi di qualche azienda invece di uno Stato. Intanto avvistamenti simili avvengono anche in Cina.
Un pallone è stato abbattuto mentre sorvolava i cieli della città portuale di Qingdao: non è chiaro se Pechino abbia lanciato un falso “attacco” per screditare le accuse di Washington e far credere alla comunità internazionale che non soltanto gli Stati Uniti siano sotto spionaggio.
Continuano le speculazioni intorno al fenomeno, che si fa sempre più pressante. Al punto che, secondo il New York Times, l’amministrazione Biden sta rispondendo anche a chi teme che si tratti di extraterrestri.
“Le incursioni sembrano diventare così comuni – si legge sul quotidiano americano – che in funzionari dell’amministrazione Biden si sono ritrovati a rilasciare assicurazioni private secondo cui non ci sono prove che coinvolgano attività extraterrestri. Ma i funzionari riconoscono anche che più a lungo non saranno in grado di fornire una spiegazione pubblica sulla provenienza degli oggetti, più cresceranno le speculazioni”.
La situazione ha esasperato ulteriormente i rapporti tra Stati Uniti e Cina, facendo saltare la visita a Pechino del segretario di Stato Antony Blinken, concordata da Biden e Xi Jinping durante il G20 di Bali.