Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Pakistan, bambino di 8 anni rischia pena di morte per blasfemia: “Ha insultato l’Islam orinando in una scuola coranica”

Immagine di copertina
credit: Ansa foto

In Pakistan un bambino indù di 8 anni è stato accusato di blasfemia: è stato denunciato da un religioso per aver urinato in un seminario locale. La magistratura ha aperto quindi un’inchiesta per oltraggio all’Islam. La decisione del tribunale di liberarlo, pur non archiviando l’accusa, ha fatto esplodere la furia dei manifestanti, i quali hanno chiesto che il bambino fosse arrestato o fosse consegnato loro.

Il bambino avrebbe fatto intenzionalmente pipì sul tappeto di una madrasa, una scuola coranica. Ora rischia la pena di morte. La famiglia del piccolo è costretta a nascondersi per paura di rappresaglie da parte della maggioranza musulmana, che ha già preso d’assalto un tempio induista e ha dato vita a una violenta protesta. Prima è stata bloccata un’autostrada, poi è stato assaltato il tempio indù. Alcune immagini dell’attacco – diffuse sui social – mostrano gli assalitori che rompono finestre, porte e statue con bastoni e pietre.

Le forze dell’ordine hanno trasferito in una località “sicura e sconosciuta” il bambino e la sua famiglia, alla quale non è bastato scusarsi pubblicamente e affermare che il piccolo soffra di problemi mentali. Alcuni video diffusi sulle reti sociali mostrano gli aggressori fracassare le finestre con sbarre di ferro. “Non ci sono troppi danni”, ha assicurato Riasat Ali, un funzionario amministrativo locale, secondo il quale le forze di sicurezza sono state dispiegate per proteggere i membri della comunità indù locale.

La vicenda, punta di un iceberg fatto di intolleranza religiosa e della mai sopita rivalità tra Islam e induismo in Punjab, è finita nel mirino di diversi attivisti e organizzazioni, che hanno duramente stigmatizzato l’assalto, mentre il ministero dei diritti umani del Pakistan ha ordinato alla polizia di arrestare tutte le persone coinvolte. Dal canto proprio, la comunità indù si è scusata per il gesto del bimbo, ma i fedeli musulmani più intransigenti hanno comunque incitato alla rivolta.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa