Secondo un medico legale sul corpo di Otto Warmbier non ci sono segni evidenti di tortura
In un'intervista i genitori del ragazzo avevano parlato di “tortura sistematica e intenzionale”, descrivendo lo stato in cui si trovava Otto quando è rientrato dalla Corea del Nord
“Non sappiamo cosa gli sia accaduto, e questo è quanto”. Il medico legale statunitense Lakshmi Sammarco, che ha esaminato il cadavere di Otto Warmbier, ha detto che sul corpo dello studente morto dopo 18 mesi di detenzione in Corea del Nord non ci sono “segni evidenti di tortura”.
Secondo Sammarco, Otto Warmbier sarebbe morto per mancanza di ossigeno e sangue al cervello, ma il medico sostiene di non poter sapere cosa ha provocato questa condizione neurologica nel ragazzo. Il medico sostiene che potremmo non sapere mai cosa sia accaduto davvero a Warmbier.
La rivelazione arriva all’indomani della prima intervista televisiva rilasciata da Fred and Cindy Warmbier, i genitori del ventiduenne arrestato dal regime nordcoreano e condannato a 15 anni di lavoro forzato con l’accusa di aver rubato un’immagine di propaganda da un’ala riservata di un albergo. La coppia ha accusato Pyongyang di aver “torturato sistematicamente e intenzionalmente” il figlio e ha descritto i segni e le ferite sul corpo di Otto.
Fred Warmbier ha detto che il figlio, rientrato in patria mentre si trovava già in stato vegetativo, “si agitava violentemente e faceva versi disumani”. Il ragazzo, diventato cieco e sordo, aveva gambe e braccia deformate e una grande cicatrice su un piede. “Sembrava che qualcuno avesse preso un paio di pinze per rimettere al loro posto i denti dell’arcata inferiore di Otto”.
Anche il presidente Trump ha accusato la Corea del Nord di aver torturato “oltre ogni limite immaginabile” Otto Warmbier.
Great interview on @foxandfriends with the parents of Otto Warmbier: 1994 – 2017. Otto was tortured beyond belief by North Korea.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 settembre 2017
Otto Warmbier si trovava a Pyongyang per una visita turistica. Nel gennaio 2016 era stato arrestato dalla polizia nordcoreana con l’accusa di aver tentato di rubare un’immagine di propaganda da un piano ad accesso limitato del suo albergo.
A marzo 2016, Warmbier era stato processato e condannato a 15 anni di lavoro forzato. Dopo 18 mesi di detenzione in Corea del Nord, il ventiduenne era stato liberato e riportato negli Stati Uniti. Per ragioni ancora non chiare, al momento del rilascio era già in stato vegetativo, incapace di comunicare o reagire agli stimoli.
Le autorità nordcoreane sostengono che Warmbier sarebbe caduto in coma per aver contratto il botulismo in carcere. Si tratta di una rara malattia che provoca la paralisi. Secondo Pyongyang, dopo aver assunto dei sonniferi lo studente non si sarebbe più svegliato.
Nelle carceri nordcoreane si trovano ancora tre cittadini statunitensi reclusi.