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Home » Esteri

Otto poliziotti afghani sono stati uccisi per errore in un raid americano

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Il fuoco amico ha colpito un checkpoint della polizia in una provincia meridionale che da mesi subisce le incursioni dei Taliban

Un bombardamento dell’aviazione statunitense domenica 18 settembre ha ucciso otto poliziotti afghani in servizio nella provincia meridionale di Uruzgan, da mesi sotto attacco dei Taliban.

L’aviazione degli Stati Uniti ha compiuto attacchi nella provincia per supportare le truppe di Kabul e respingere l’offensiva dei Taliban che recentemente sono arrivati vicini a conquistare la capitale provinciale, Tarin Kot.

Gli aerei americani sono intervenuti perché l’autostrada per Kandahar era stata attaccata dai Taliban, ma per sbaglio è stato colpito un checkpoint della polizia afghana, uccidendo otto agenti.

Il comando militare degli Stati Uniti ha confermato che l’aeronautica ha compiuto un bombardamento nell’area dell’incidente, ma ha specificato che i bersagli “stavano sparando e rappresentavano una minaccia per le forze di sicurezza afghane”.

“È stato un errore da parte degli americani. È mancato il coordinamento tra loro e la polizia afghana”, ha detto invece il presidente del consiglio provinciale di Uruzgan Abdul Karim Khadimazi, che ha anche confermato il numero delle vittime.

Le truppe afghane, con il supporto degli Stati Uniti e consiglieri militari provenienti anche da alcune nazioni europee stanno combattendo i Taliban, che da oltre quindici anni sono insorti contro il governo di Kabul appoggiato dagli occidentali.

La provincia di Uruzgan è stata per molti anni una delle regioni meridionali più contese con i Taliban, anche perché il leader e fondatore del movimento, il Mullah Omar, sarebbe nato qui.

Ma la regione ha un alto valore simbolico anche per l’esercito afghano, perché la campagna militare per cacciare i Taliban dal paese lanciata dall’ex presidente Hamid Karzai nel 2001, iniziò proprio da qui.

A settembre, dopo essere avanzati gradualmente nei mesi precedenti, i Taliban hanno lanciato un attacco alla capitale della provincia, Tarin Kot, costringendo in meno di un giorno alla ritirata le forze di sicurezza afghane.

Solo quando sono arrivati i rinforzi dalla vicina Kandahar e dall’aviazione degli Stati Uniti, l’esercito è riuscito a riprendere il controllo della città. 

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