Pistorius rimane agli arresti domiciliari
Una corte in Sudafrica ha stabilito che, fino alla sentenza del 18 aprile 2016, l'atleta paralimpico accusato di omicidio volontario non dovrà tornare in prigione
L’atleta paralimpico sudafricano Oscar Pistorius, accusato di omicidio volontario per l’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio 2013, è stato rilasciato su cauzione martedì 8 dicembre.
Venerdì 4 dicembre la Corte d’appello aveva cambiato la sentenza da omicidio colposo a volontario – accusa che implica almeno 15 anni di carcere – e l’uomo stava aspettando di sapere se dagli arresti domiciliari sarebbe dovuto tornare in prigione per finire di scontare la propria pena.
La cauzione è stata fissata a circa 640 euro perché il giudice Audrey Ledwaba non ritiene che l’imputato possa pensare a una fuga, prima dell’ulteriore fase del processo che avrà luogo il 18 aprile 2016.
Fino alla nuova sentenza, Pistorius dovrà rimanere agli arresti domiciliari nella ricca villa di un proprio zio – dove stava già scontando la propria pena, prima dell’aggravarsi della sentenza – ma sarà monitorato elettronicamente e gli verrà requisito il passaporto.
L’uomo potrà lasciare l’abitazione dalle 7 a mezzogiorno, a patto che non si allontani di più di 20 chilometri dalla casa.