L’idea di una ragazza per fare sexting in modo sicuro
"Marca le tue foto di nudo con il nome della persone a cui le stai inviando". Con questo post virale una ragazza spiega come evitare il rischio di revenge porn
Il sexting, la pratica di inviare messaggi contenenti foto del proprio corpo nudo ai partner, è un’attività rischiosa che può avere effetti devastanti sulla vita privata degli individui.
Nonostante ciò, lo studio condotto dal Pew Research Center conferma che una persona su cinque che usa i cellulari ha ricevuto messaggi di questo tipo. Per questo motivo alcune persone si stanno attrezzando per scovare dei metodi più sicuri per praticare il sexting.
Un’idea originale è quella proposta da Annika Simons, di Phoenix, in Arizona, che in un post su Facebook suggerisce un semplice ma efficace metodo per proteggere le immagini che si stanno per convidivere con terze persone.
“Marca le tue foto di nudo con il nome della persona a cui le stai inviando”, scrive Annika su Facebook. “In questo modo se le ritroverai in circolazione saprai chi è stato a diffonderle”, spiega la ragazza il cui post è stato condiviso migliaia di volte sui social media.
La distribuzione di immagini sessualmente esplicite di minori non è consentita. Il rischio che le immagini private finiscano in rete è alto. Negli Stati Uniti non esistono molte leggi che tutelino la privacy online, o che definiscano e puniscano il revenge porn (la diffusione di foto dal contenuto pornografico senza autorizzazione).
Nel Regno Unito, da quando, nell’aprile del 2015, è stata disciplinata legalmente questa pratica e la diffusione punita con pene fino a due anni di carcere, sono stati oltre duecento i casi segnalati di revenge porn.
In Italia, invece, non esiste ancora un disegno di legge per questo fenomeno. Si ricorda il caso di Tiziana Cantone, una ragazza di Napoli di 31 anni, che si è suicidata dopo che immagini e video di un suo atto sessuale avevano cominciato a circolare su siti porno e sui social network.