Ora legale, il Parlamento europeo ha approvato l’abolizione dal 2021: ecco cosa cambia
ORA LEGALE ABOLIZIONE – Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019 sposteremo le lancette dei nostri orologi in avanti di un’ora, per il passaggio dall’ora solare a quella legale. E questa potrebbe essere una delle ultime volte che saremo chiamati a farlo, dopo che il Parlamento Europeo ha approvato l’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021.
Gli eurodeputati hanno così deciso di appoggiare la proposta della Commissione: 410 i voti favorevoli, 192 i contrari e 51 gli astenuti. Il Parlamento ha chiesto però che il nuovo regime entri in vigore non dal 2019 come inizialmente previsto, ma due anni dopo, dal 2021.
Ora legale abolizione | Cosa cambia
Importante specificare che i singoli Stati membri dell’Unione potranno decidere autonomamente il proprio fuso orario. La loro scelta, però, dovrà essere coordinata con la Commissione per garantire che non ci siano problemi nel funzionamento del mercato interno dovuti al fatto che alcuni Paesi continueranno ad applicare l’ora legale mentre altri solo quella solare. Come detto, il nuovo regime partirà dal 2021.
Gli Stati che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero spostare per l’ultima volta le lancette degli orologi a marzo 2021, quelli che invece decidono di adottare solo l’ora solare lo faranno a ottobre 2021.
Il testo che il Parlamento Ue ha approvato il 26 marzo 2019 servirà durante i negoziati con i ministri Ue per la formulazione definitiva della normativa. Affinché i singoli Paesi e la Commissione coordino le loro decisioni per evitare pesanti squilibri economici, nella risoluzione è previsto che la Commissione possa presentare una proposta di legge per rinviare l’applicazione della direttiva fino a un massimo di 12 mesi.
Questo può avvenire solo se la Commissione stessa dovesse ritenere che tali disposizioni possano pregiudicare il funzionamento corretto del mercato europeo. Adesso i governi degli Stati membri dovranno trovare una posizione comune, che ancora non c’è, per avviare i negoziati con il Parlamento europeo.
La risoluzione è stata approvata da 410 eurodeputati, anche se i nostri rappresentanti a Strasburgo hanno votato quasi compattamente contro, ad eccezione di alcuni come Alessandra Mussolini, Raffaele Fitto e Barbara Spinelli. Alla base della loro decisione soprattutto ragioni di natura economica, visto che con l’ora legale si ottiene un notevole risparmio a livello di spesa energetica.
Ora legale abolizione | L’iter
L’iter che ha portato a questo storico voto è piuttosto lungo e complesso. Nel febbraio 2018 il Parlamento ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale, ed eventualmente presentare una proposta di revisione. La valutazione ha ricevuto 4,6 milioni di risposte, con ben l’84% a favore per abolire i cambi di ora.
A seguito di questo parere, la Commissione ha presentato la proposta, che inizialmente prevedeva l’abolizione già dal 2019. Ora Europarlamento e Consiglio dovranno trovare un’intesa per l’entrata in vigore.
Ora legale 2019
La normativa attuale prevede che negli Stati dell’Ue si passi all’ora legale l’ultima domenica di marzo, mentre si torni a quella solare l’ultima domenica di ottobre. Quest’anno l’ora legale scatta nella notte tra sabato 30 e domenica 31 Marzo 2019. In quell’occasione bisogna ricordare di portare avanti le lancette di un’ora. L’ora legale permetterà di avere un’ora di luce in più al giorno, oltre a un notevole risparmio energetico.
Secondo alcuni, però, questo cambio potrebbe avere dei rischi per la salute, visto che si dorme un’ora in meno. Diversi studi hanno evidenziato le conseguenze del cosiddetto effetto jet-lag: problematiche di tipo cardiaco, ma anche un aumento di stress, depressione, mal di testa e insonnia.
Ora legale abolizione | La storia
In Italia l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916 come misura legata alla Prima guerra mondiale, e fu poi abolita nel 1920. Nel 1940, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, la misura venne nuovamente adottata, per poi essere abrogata nel 1948.
Nel 1965, tuttavia, una crisi energetica spinse l’Italia ad adottare nuovamente l’ora legale. A livello europeo è stato adottata nel 1996. Dal 1980 si è avuta un’unificazione nelle disposizioni sul tema all’interno dell’Ue: prima, infatti, erano differenti per ogni Paese.