Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:22
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

L’opposizione siriana cerca il dialogo con Assad

Immagine di copertina

I leader dell'opposizione si sono detti disponibili a negoziare con il regime. Ma le intenzioni di Assad non sono chiare

Opposizione siriana dialogo con Assad

Alti esponenti dell’opposizione siriana in esilio sono stati l’obiettivo di un attentato compiuto in uno dei valichi di frontiera tra Siria e Turchia e costato la vita ad almeno 13 persone.

Da qualche giorno l’opposizione è pronta al dialogo con il presidente Bashar al Assad. Il leader dell’opposizione Muaz al Khatib, che già ha incontrato al Cairo l’inviato della comunità internazionale Lakhdar Brahimi, ha dato la sua disponibilità per trovare un compromesso con il regime e raggiungere un accordo di pace. Tutto questo deve avvenire attraverso le dimissioni di Assad ”con il minimo spargimento di sangue”, ha detto Khatib.

Una delle condizioni poste dall’opposizione, rappresentata dalla Coalizione nazionale siriana, era la liberazione di migliaia di ribelli detenuti in carcere. Secondo Khatib il regime ha perso una “rara opportunità” quando ha rifiutato di rilasciare i prigionieri, ma si sente “moralmente costretto a continuare i negoziati per l’uscita di scena pacifica di Assad”.

Il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad ha affermato che l’opposizione è libera di partecipare all’iniziativa di dialogo del governo, purché avvenga a Damasco e “senza precondizioni o pressioni sul presidente”. In un’intervista in tv, Mekdad ha suggerito che l’opposizione sta cambiando strategia “perché la resistenza armata è fallita”. Lakhdar Brahimi ha invitato Khatib a perseguire i suoi sforzi nell’offrire accordi di pace ai rappresentanti del governo.

Il regime però sembra non intenzionato a dialogare con l’opposizione. Ricevendo una delegazione giordana a Damasco Bashar ha affermato che “la Siria rimarrà il cuore pulsante del mondo arabo e non cederà alle pressioni esterne”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Papa Francesco e le continue chiamate a Gaza: "L'ultima telefonata è stata sabato"
Esteri / Scossa di terremoto di magnitudo 6.2 a Istanbul, Erdogan: “Stiamo seguendo gli sviluppi”
Esteri / La “sede vacante”, i funerali, il Conclave: cosa succede ora in Vaticano dopo la morte di Bergoglio
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Papa Francesco e le continue chiamate a Gaza: "L'ultima telefonata è stata sabato"
Esteri / Scossa di terremoto di magnitudo 6.2 a Istanbul, Erdogan: “Stiamo seguendo gli sviluppi”
Esteri / La “sede vacante”, i funerali, il Conclave: cosa succede ora in Vaticano dopo la morte di Bergoglio
Esteri / La difesa comune europea non è la scusa per non agire: è il presupposto
Esteri / La foto che racconta la tragedia dei bambini di Gaza vince il World Press Photo 2025
Cinema / Il regista di "Mamma, ho perso l'aereo": "Vorrei tagliare il cameo di Trump ma temo di essere deportato"
Esteri / L’Università di Harvard rifiuta le richieste dell’amministrazione Usa. Trump congela 2,2 miliardi di dollari di fondi
Esteri / Trump attacca Zelensky: "Non inizi la guerra contro qualcuno che è 20 volte più grande di te"
Esteri / Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / Fondi pubblici, suinetti morti e inquinamento: l’inchiesta di Food For Profit sbarca in Portogallo