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Home » Esteri

Gerusalemme capitale: veto degli Usa sulla risoluzione Onu per respingere la decisione di Trump

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato su Twitter l'ambasciatrice Haley e gli Stati Uniti per aver posto il veto: “Hai acceso una candela di verità”

Gli Stati Uniti hanno posto il veto su una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che mirava a respingere la decisione del presidente Usa, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

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Il testo per revocare ogni decisione unilaterale, proposto dall’Egitto, ha ottenuto l’appoggio di 14 paesi. Solo gli Usa hanno esercitato il potere di veto di cui hanno diritto in quanto stato membro permanente delle Nazioni Unite.

Tutti i paesi occidentali che hanno votato si sono schierati contro la decisione di Donald Trump. “Un insulto e un affronto che non dimenticheremo”, secondo l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Nikki Haley.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato su Twitter l’ambasciatrice Haley e gli Stati Uniti per aver posto il veto: “Grazie, ambasciatrice Haley. Hai acceso una candela di verità. Hai cacciato l’oscurità. Una persona sola ne ha sconfitte tante. La verità ha sconfitto le bugie. Grazie, presidente Trump. Grazie, Nikki Haley”.

Secondo il documento votato dal Consiglio di sicurezza Onu, ogni mutamento dello status di Gerusalemme è privo di effetti legali e deve essere respinto.

Secondo quanto si legge nel documento, quella di Gerusalemme è una questione “che deve essere risolta mediante negoziati”.

Inoltre, come si apprende sempre dal testo della proposta,“tutte le decisioni e le azioni che hanno lo scopo di modificare lo status o la composizione demografica di Gerusalemme sono prive di effetti legali, nulle e devono essere respinte”.

L’ambasciatore israeliano all’Onu, Danny Danon, aveva tempestivamente dichiarato che non ci sarebbe stato alcun voto delle Nazioni Unite sulla proposta egiziana per Gerusalemme. Secondo Danon, la città “è la capitale di Israele e nessun voto o dibattito cambierà questa evidente realtà”.

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