Onu, la Corea del Nord continua a sviluppare il suo programma nucleare
Secondo l'inchiesta commissionata dall'Onu, Pyongyang avrebbe "aumentato massicciamente" i trasferimenti illegali di prodotti petroliferi e avrebbe cercato di vendere armi all'estero
La Corea del Nord non ha fermato i suoi programmi nucleari e missilistici, in piena violazione delle sanzioni imposte dell’Onu, secondo quanto riferisce un rapporto commissionato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Secondo i documenti dell’Onu, Pyongyang avrebbe “aumentato massicciamente” i trasferimenti illegali di prodotti petroliferi e avrebbe cercato di vendere armi all’estero.
Il rapporto confidenziale redatto da un gruppo di esperti indipendenti è stato presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La Corea del Nord finora non ha rilasciato commenti sull’indagine.
La scorsa settimana, alcuni funzionari statunitensi avevano detto di avere il sospetto che la Corea del Nord avesse costruito nuovi missili balistici, nonostante la distensione nei rapporti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e le promesse di denuclearizzare della Penisola.
Funzionari statunitensi, che hanno preferito rimanere anonimi, hanno dichiarato al quotidiano americano Washington Post che i satelliti spia avevano individuato attività continuative in un sito in cui si producono missili balistici.
Il presidente Trump ha incontrato Kim Jong-un della Corea del Nord a Singapore il 12 giugno, e in quell’occasione i due leader si sono impegnati a lavorare per la denuclearizzazione della regione, senza specificare esattamente come avrebbero proceduto.
Sulla Corea del Nord sono ancora in vigore una serie di sanzioni internazionali e statunitensi che mirano a ridurre il suo programma nucleare e i suoi test missilistici.
Il documento è stato preparato dagli esperti che monitorano l’attuazione delle sanzioni ONU contro la Corea del Nord.
“La Corea del Nord non ha interrotto i suoi programmi nucleari e missilistici e ha continuato a sfidare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza attraverso un massiccio aumento dei trasferimenti illegali nave-nave di prodotti petroliferi, nonché attraverso trasferimenti di carbone in mare durante 2018”, si legge nel documento.
Inoltre, Pyongyang “ha tentato di fornire armi di piccolo calibro e altre attrezzature militari tramite intermediari stranieri” in Libia, Yemen e Sudan.
Gli esperti hanno concluso che le attività della Corea del Nord hanno reso inefficaci le sanzioni finanziarie.
Il rapporto è arrivato poco dopo il commento del Segretario di Stato americano Mike Pompeo, che si era detto “ottimista” sul fatto che la denuclearizzazione nordcoreana potesse essere raggiunta.
Parlando in vista di un vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) a Singapore, aveva affermato che “Il lavoro è iniziato, il processo per ottenere la denuclearizzazione della penisola coreana è uno di quelli che sappiamo tutti che richiederà tempo”.
Secondo Pompeo, però resta importante mantenere “la pressione diplomatica ed economica” sulla Corea del Nord per ottenere “la definitiva, completamente verificata denuclearizzazione”.