Onu, consultazioni del Consiglio di Sicurezza sulla questione del Sahara Occidentale
A New York, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha recentemente condotto consultazioni a porte chiuse sulla questione del Sahara Occidentale.
Secondo fonti diplomatiche, durante questa riunione, i membri del Consiglio hanno ricevuto una nota dall’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, Staffan de Mistura, e dal Rappresentante personale del Segretario generale e capo della MINURSO, Alexander Ivanko.
Queste consultazioni si sono svolte in previsione dell’adozione, alla fine di questo mese, di una risoluzione che prorogherà il mandato della MINURSO. Il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha raccomandato che questo mandato sia esteso per un anno.
I due funzionari delle Nazioni Unite hanno informato i membri del Consiglio in base all’ultimo rapporto del Segretario Generale dell’ONU sul Sahara Occidentale. Nel suo rapporto, Guterres ha denunciato le ripetute violazioni e gli ostacoli posti dal “Polisario” alla libertà di movimento e alle attività operative e logistiche della MINURSO. Ha anche evidenziato il peggioramento della situazione dei diritti umani nei campi di Tindouf in Algeria, sottolineando abusi, violazioni e sfruttamento dei diritti delle popolazioni sequestrate in questi campi da parte del “Polisario,” in particolare il diritto alla libertà di espressione e movimento.
Nel suo rapporto, Guterres ha anche ribadito i principi fondamentali del processo politico dell’ONU, come raccomandato dal Consiglio di Sicurezza nelle sue risoluzioni dal 2018. Ha sottolineato che una soluzione a questo conflitto è possibile a condizione che “tutte le parti interessate,” incluso l’Algeria, si impegnino in buona fede, con realismo e spirito di compromesso, nel processo di facilitazione guidato dal suo inviato personale e nella continuità delle discussioni avviate dal suo predecessore.
Inoltre, fonti diplomatiche ben informate hanno riferito che Staffan de Mistura ha recentemente visitato le città di Laâyoune e Dakhla su invito del Marocco, dove ha incontrato rappresentanti locali, dignitari e capi tribù sahrawi. Questi leader hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa di autonomia marocchina, all’interno della sovranità nazionale del Regno e della sua integrità territoriale.
La visita ha anche permesso di osservare la democrazia locale nelle province del Sud, dove la popolazione elegge i propri rappresentanti sia a livello del Parlamento nazionale che a livello regionale e comunale, con un tasso di partecipazione superiore alla media nazionale.
Molti membri del Consiglio di Sicurezza hanno accolto con favore gli sforzi del Marocco in questa regione, riconoscendola come una delle regioni più prospere non solo a livello nazionale, ma anche regionale e continentale.
Le stesse fonti hanno riferito che diversi paesi hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa di autonomia del Marocco, sottolineando che questa iniziativa costituisce una base seria e credibile per risolvere la controversia regionale relativa al Sahara Occidentale, come sancito dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza a partire dal 2007.
In conclusione, è stato lanciato un appello a favore della ripresa dei negoziati per una soluzione politica definitiva di questa controversia regionale relativa al Sahara Occidentale.