Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Omicidio Regeni, tre nuovi testimoni accusano gli 007 egiziani

Immagine di copertina

Omicidio Regeni, tre nuovi testimoni accusano gli 007 egiziani

Sono tre i nuovi testimoni che accusano i quattro 007 egiziani Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif del rapimento, delle torture e della morte di Giulio Regeni, avvenuta in Egitto a febbraio del 2016. Secondo quanto si apprende dal Tribunale di Roma, i nuovi atti sono stati depositati questa mattina in vista dell’udienza preliminare, fissata per il 29 aprile. Agli 007 egiziani, a seconda delle posizioni, oltre al reato di sequestro di persona pluriaggravato, viene contestato il concorso in omicidio aggravato e in lesioni personali aggravate.

Nelle ultime settimane dieci persone in Egitto si sarebbero fatte avanti con gli inquirenti affermando di avere notizie sul caso Regeni, di questi solo tre sono state ritenute attendibili.  I “dati probatori apportano nuovi elementi conoscitivi su fatti già acquisiti”, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie di Roma. Uno dei testimoni sarebbe un amico di Mohammed Abdallah, il capo del sindacato indipendente degli ambulanti del Cairo, su cui Regeni indagava per la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge, e che avrebbe “venduto”, secondo l’accusa, il ricercatore friulano ai servizi egiziani.

L’uomo ha spiegato che il 2 febbraio del 2016 si trovava con lo stesso Abdallah: “Ho notato che era palesemente spaventato – ha raccontato agli investigatori italiani -. Lui mi ha spiegato che Giulio Regeni era morto e che quella mattina era nell’ufficio del commissariato di Dokki in compagnia di un ufficiale di polizia che lui chiamava Uhsam (uno dei quattro 007 imputati, ndr) quando quest’ultimo aveva ricevuto la notizia della morte e che la soluzione per deviare l’attenzione da loro era quella di inscenare una rapina finita male”.

Fu in quel momento, dunque, che gli agenti decisero di mascherare la morte del ricercatore italiano, che sarebbe stato trovato il 3 febbraio nudo e senza vita in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia della capitale egiziana. In base a quanto era emerso nell’atto di chiusura delle indagini, il 10 dicembre scorso, cinque testimoni avevano già fornito tasselli di “verità” su quanto avvenuto al Cairo. Secondo i testi il torturatore di Giulio fu il maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Fu lui, assieme a soggetti rimasti ignoti, a portare avanti per almeno nove giorni le sevizie avvenute in una villetta in uso ai servizi segreti nella periferia della capitale egiziana.

Leggi anche: 1 Omicidio Regeni, inchiesta chiusa: quattro 007 egiziani verso processo. “Giulio legato con catene di ferro” 2. Se l’Italia non si indigna per le agghiaccianti torture degli 007 egiziani su Giulio Regeni 3. Regeni, la procura di Roma è pronta al processo agli 007 egiziani. Ma il governo italiano teme al-Sisi 4. Il Senato ha approvato la mozione per concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?