Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I protagonisti di Romeo e Giulietta di Zeffirelli fanno causa alla Paramount: “Ingannati per girare una scena di nudo”

Immagine di copertina

Olivia Hussey e Leonard Whiting avevano rispettivamente 15 e 16 anni quando nel 1968 recitarono come attori in “Romeo e Giulietta”, diretto da Franco Zeffirelli.

Il film ebbe un enorme successo e fu nominato per quattro Academy Awards, ma già all’epoca suscitò polemiche per una scena in camera da letto nella quale venivano inquadrati il sedere di Whiting e i seni di Hussey.

Oggi, entrambi settantenni, i due hanno intentato una causa presso la Corte Superiore di Santa Monica, in California, accusando la Paramount di averli sfruttati sessualmente e di aver distribuito immagini di nudo di minorenni.

I loro avvocati sostengono che Zeffirelli – morto nel 2019 – li avesse rassicurati del fatto che nel film non ci sarebbero state scene di nudo e che in quella specifica scena avrebbero indossato indumenti intimi color carne.

Ma negli ultimi giorni di riprese, il regista li avrebbe implorati di esibirsi nudi e truccati, “o il film sarebbe fallito”, è l’accusa. Secondo la denuncia, Zeffirelli mostrò loro dove sarebbe stata posizionata la telecamera e li assicurò che nessuna nudità sarebbe entrata nell’inquadratura.

“Quello che è stato detto loro e quello che è successo sono due cose diverse”, ha detto Tony Marinozzi, business manager di entrambi gli attori.

“Si sono fidati di Franco. A 16 anni, come attori, hanno deciso di fidarsi. Franco era loro amico, e a 16 anni, cosa fai? Non ci sono opzioni. Non c’era nessun #MeToo all’epoca”.

Secondo i legali, Hussey e Whiting hanno sofferto di angoscia e disagi emotivi nei 55 anni dopo l’uscita del film, e avrebbero anche perso diverse opportunità di lavoro.

La richiesta di risarcimento danni “supera i 500 milioni di dollari”. Per il momento Paramount non ha commentato la notizia. Variety ha sottolineato che, nel 2018, Olivia Hussey parlato della scena incriminata durante un’intervista definendola “necessaria per il film: “Nel bel mezzo delle riprese – disse – ho completamente dimenticato di non avere vestiti addosso”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, il governo di Teheran avverte l’Italia: “L’arresto di Abedini è illegale e danneggia i rapporti bilaterali”
Esteri / Cecilia Sala: ambasciatrice italiana in Iran ricevuta dal ministero degli Esteri. Fissata il 15 gennaio l’udienza a Milano sulla richiesta dei domiciliari per Abedini
Esteri / Corea del Sud: sospeso ogni tentativo di arrestare il deposto presidente Yoon
Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, il governo di Teheran avverte l’Italia: “L’arresto di Abedini è illegale e danneggia i rapporti bilaterali”
Esteri / Cecilia Sala: ambasciatrice italiana in Iran ricevuta dal ministero degli Esteri. Fissata il 15 gennaio l’udienza a Milano sulla richiesta dei domiciliari per Abedini
Esteri / Corea del Sud: sospeso ogni tentativo di arrestare il deposto presidente Yoon
Esteri / Usa, sospetto attentato a Las Vegas: per l’FBI l’autore si è suicidato “per motivi sconosciuti”
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “52 morti nei raid odierni di Israele”. Idf smentiscono evacuazione dell'ospedale indonesiano
Esteri / Usa, sospetto attentato a Las Vegas: l’autore era un militare ed era stato nella stessa base dell’attentatore di New Orleans
Esteri / Iran: la poetessa baha'i Mahvash Sabet dovrà tornare nel carcere di Evin
Esteri / Cosa aspettarsi dalla guerra in Ucraina nel 2025
Esteri / Caso Cecilia Sala: Premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi racconta le condizioni nel carcere di Evin
Esteri / Cecilia Sala costretta a dormire per terra in cella, Teheran: “Fornite tutte le agevolazioni necessarie, false le accuse ad Abedini”. L’Italia chiede la “liberazione immediata” della giornalista