La risposta di Alexandria Ocasio-Cortez a chi la accusa di parlare con l’accento afroamericano
Alexandria Ocasio-Cortez ha risposto alle critiche mosse dai conservatori che la accusano di utilizzare il cosiddetto “blaccent” (il “black accent”, l’accento afro) quando si rivolge a un pubblico afroamericano. La deputata ha chiesto ai suoi accusato di “levarsi dai piedi”.
Le critiche sono arrivate in occasione della convention annuale del National Action Network al Sharpton, dove la parlamentare di 29 anni si è ritrovata a parlare di fronte a una platea formata per lo più da afroamericani.
“Sono orgoglioso di essere una barista. Non c’è niente di sbagliato in questo”, ha detto Ocasio-Cortez alla convention. “Non c’è niente di sbagliato nel lavorare in un negozio, nel piegare i vestiti per chi li comprerà. Non c’è niente di sbagliato nel preparare il cibo che i tuoi vicini mangeranno. Non c’è niente di sbagliato nel guidare gli autobus che portano la tua famiglia a lavoro”.
E ha aggiunto ancora la 29enne: “Non c’è niente di sbagliato nell’essere una persona che lavora negli Stati Uniti d’America e tutto questo è solo dignitoso”.
Sono stati i media conservatori a puntare il dito contro la Ocasio-Cortez accusando la deputata di New York di alterare il suo accento per cercare di “accaparrarsi” il pubblico nero. Fox News ha dichiarato che la 29enne avrebbe addirittura “sviluppato un nuovo accento parlando a un pubblico prevalentemente nero a New York City”.
Per il Washington Examiner la Ocasio-Cortez “sembrava imitare un accento del Sud in un discorso a un pubblico prevalentemente di colore”. Un’accusa simile venne mossa anche contro Hillary Clinton, che, sempre secondo il Washington Examiner, sembrava cambiare il suo accento quando parlava a un pubblico nero in stati come la Carolina del Sud, in cui la popolazione afroamericana è molto ampia, durante la corsa presidenziale del 2016.
La risposta di Ocasio-Cortez è stata breve e pungente: “Le persone che parlano della mia voce possono levarsi dai piedi”.