Verso la fine delle terapie di conversione sessuale
Barack Obama vuole porre fine ai trattamenti per correggere l'orientamento sessuale di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali
Il presidente Barack Obama ha condannato l’utilizzo di terapie psichiatriche volte a correggere l’orientamento sessuale di gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer.
Obama ha rilasciato questa dichiarazione in seguito a una petizione online dello scorso gennaio, pubblicata con lo scopo di porre fine all’utilizzo delle terapie di conversione sessuale.
L’iniziativa, che ha raccolto 120mila firme in soli tre mesi, è stata diffusa in seguito alla morte di Leelah Alcorn, transgender suicidatasi lo scorso dicembre dopo che i genitori cristiani conservatori si erano rifiutati di riconoscere la sua sessualità.
“Condividiamo i vostri timori riguardo gli effetti potenzialmente devastanti di queste terapie sulle vite dei transgender nonché su quelle dei gay e delle lesbiche”, ha commentato Valerie Jarrett della Casa Bianca, riferendosi al contenuto della petizione
“Visto l’impegno dell’amministrazione Obama nella protezione dei giovani statunitensi, è nostra intenzione sostenere gli sforzi necessari per evitare l’uso delle terapie di conversione dei minori”, ha aggiunto Valerie Jarrett.
Alcuni stati federali americani, tra cui la California e il New Jersey, hanno già sospeso queste pratiche. Altri invece, come l’Oklahoma, di stampo più conservatore, stanno adottando provvedimenti legislativi a tutela delle terapie di conversione sessuale, con l’intento di scongiurare eventuali azioni legali.
La Casa Bianca ha tuttavia chiarito che le terapie psichiatriche volte a correggere l’orientamento sessuale non verranno bandite con una legge applicabile a livello federale, ma verranno piuttosto modificate le singole legislazioni previste per ogni singolo stato americano.