Nuova Zelanda, chi sono i leader politici che il killer vuole morti
Il 15 marzo 2019 decine di persone sono morte in due diversi attentati in Nuova Zelanda contro due moschee.
Brenton Tarrant, uno degli attentatori, ben prima dell’attacco aveva pubblicato un documento [qui il contenuto] in cui inneggia all’odio contro i migranti e i musulmani e anticipa la strage compiuta.
Nel testo, dopo una lunga auto-intervista, Tarrant ha dedicato una sezione a tre politici mondiali a suo parere responsabili della “sostituzione etnica” degli europei, il cui posto è stato preso dai musulmani.
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“Sono a noi ben noti i nemici delle nostre nazioni, quei nemici della nostra razza che camminano tranquillamente tra di noi, a testa alta, credendosi intoccabili”: inizia così la pagina intitolata “Uccidi i nemici di alto profilo”.
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“Presto scopriranno che non è così. Sono dei traditori e come tali meritano di morire, non importa se ci vorranno 3 o 30 anni”, prosegue Tarrant.
Il primo nome della lista è la cencelliera tedesca: “Merkel, la madre di tutte le politiche anti-bianche e anti-germaniche, è al primo posto la lista. Pochi hanno fatto più di lei per danneggiare e pulire a livello razziale l’Europa”.
Subito dopo Tarrant punta il dito contro il presidente turco Erdogan, definito “il leader dei nemici storici del nostro popolo e del più grande gruppo islamico in Europa”.
“La sua morte porterà anche ad uno scontro tra gli invasori turchi che attualmente occupano le nostre terre e la popolazione europea, eliminando il nemico numero uno della Russia e mandando in frantumi la Nato”, prosegue Tarrant.
Ultimo della lista è Sadiq Khan, sindaco di Londra, “simbolo della privazione del diritto di voto e della sostituzione etnica degli inglesi. Questo invasore musulmano pakistano ora rappresenta il popolo di Londra. Quale miglior segno della rinascita bianca della morte di questo invasore?”.
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