Il premier greco Tsipras non ha ancora presentato un nuovo piano
Il premier greco Tsipras non ha ancora presentato ufficialmente alcun piano all'Eurogruppo. Il vicepresidente della Commissione europea non esclude l'uscita dall'eurozona
Il 7 luglio, alle ore 14.30, il centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri dell’Economia e delle Finanze dell’eurozona – più semplicemente noto con il nome di Eurogruppo – si è riunito a Bruxelles per discutere la situazione in Grecia.
Due giorni fa, il 5 luglio, nel Paese si è tenuto un referendum con cui il 61,3 per cento dei cittadini ha votato contro le misure d’austerity stabilite dalla Troika, composta da Banca centrale europea, Commissione europea e Fondo monetario internazionale.
Diversi leader europei si aspettavano infatti una seria e concreta contro-proposta da parte del primo ministro Alexis Tsipras, il quale però si è presentato senza un piano al tavolo delle trattative.
Il premier greco domani, 8 luglio, terrà un discorso presso il parlamento europeo, a Strasburgo e ci si aspetta che in quella sede verranno presentate alcune proposte.
Secondo le prime indiscrezioni, il governo greco potrebbe chiedere nella giornata di domani, 8 luglio, la ristrutturazione del debito e la riduzione del 30 per cento del suo debito, che ammonta a 323 miliardi di euro.
La Grecia potrebbe inoltre chiedere di trasferire parte del debito – 27 miliardi di euro – dalla Banca centrale europea (Bce) al Fondo salvastati permanente dell’eurozona (Esm), in modo da prorogare la scadenza dei pagamenti. Entro il 20 luglio, la Grecia dovrebbe rendere 3,5 miliardi di euro alla Bce.
Per far accettare questa proposta all’Eurogruppo, la Grecia dovrebbe tuttavia ottenere l’approvazione della Germania, a cui spetta l’ultima parola per quanto riguarda i programmi del fondo salva-stati.
Secondo quanto riferito da alcune fonti all’agenzia italiana Ansa, il premier greco Tsipras potrebbe infine chiedere 7 miliardi sotto forma di prestito nelle prossime 48 ore.
Secondo le stesse fonti, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker starebbe lavorando in questo senso. Non sono arrivate conferme ufficiali sinora su questo punto.
Secondo quanto riportato dal corrispondente del quotidiano italiano la Stampa a Burxelles, Marco Zatterin, “il ministro tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha detto chiaramente che ‘senza proposte non si può trovare una soluzione greca all’interno dell’Eurozona’”.
“A sentire lui, Tsipras ha un piede fuori dal club della moneta unica. Vorrebbe un prestito da 30 miliardi per due anni e, in attesa, un prestito ponte. Non lo avrà senza condizioni. Se l’Eurogruppo dirà fra poche ore ai leader dell’Eurosummit che non c’è nulla sul tavolo, potrebbe alzarsi il sipario sull’ultimo atto”.
“L’obiettivo primario ora è quello di salvare la Grecia dalla bancarotta, ogni minuto è prezioso”, ha riferito all’Ansa l’europarlamentare Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti e Democratici al parlamento europeo. “Atene ha bisogno di aiuti immediati”.
Nelle trattative con l’Eurogruppo, ci sono inoltre una serie di condizioni su cui Atene non sembra disposta a cedere: mantenere la riduzione dell’Iva nelle isole greche; mantenere l’Iva al 30 per cento nei ristoranti; limitare i tagli nel settore della Difesa; posticipare sino a ottobre l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni.
Nel frattempo, la Bce ha rifiutato di aumentare il limite del prestito d’emergenza per salvare le banche greche e ha chiesto ulteriori garanzie prima di sbloccare i fondi.
Ha infatti detto che allentare le regole per la Grecia potrebbe portare altri Paesi ad “agire in maniera irresponsabile”.
Alle 18 di oggi 7 luglio si incontreranno i capi di governo e di Stato dell’eurozona, in un summit convocato da Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.
Secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian, il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha riferito che l’uscita della Grecia dall’eurozona (ma non dall’Unione europea) non è da escludersi in assoluto.
Inoltre, secondo quanto ha riportato il quotidiano greco Kathimerini che cita fonti di Bruxelles, 16 Paesi su 18 che hanno adottato l’euro come moneta unica sarebbero a favore dell’uscita da parte della Grecia dall’eurozona.
Alle trattative dell’incontro di oggi 7 luglio parteciperà anche il nuovo ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, nominato il 6 luglio in seguito alle dimissioni di Yanis Varoufakis.