Cos’è la nuova droga Ikea che ha già ucciso un ragazzo nel Regno Unito
La polizia britannica è in allerta per la diffusione di nuove pillole di ecstasy marchiate con il logo della celebre azienda svedese, che naturalmente non è coinvolta nella produzione di queste potentissime pasticche
Sabato 17 giugno un ragazzo di 18 anni di nome Kyle Pringle è morto a St. Helier, nell’isola di Jersey del Regno Unito.
Sulle cause della morte si sta ancora indagando, ma dalle prime prove sembrerebbe che a causarne il decesso sia stata una pillola particolarmente forte di ecstasy, diffusa sul mercato con il nome di “Ikea”.
Bisognerà aspettare i risultati dell’autopsia e degli esami tossicologici, ma la polizia di Jersey sta avvisando sui pericoli di questa nuova droga che sta circolando sul mercato.
“Ikea” è una compressa di ecstasy di colore giallo e blu marcata con il logo della famosa azienda di mobili con effetti particolarmente dannosi per la salute di chi la assume.
Naturalmente questa droga non è realmente prodotta dal noto marchio svedese eppure i colori e il font utilizzato sulle stesse evocano proprio l’azienda specializzata in mobili.
I fabbricanti di droghe illegali da molto tempo utilizzano marche di popolari aziende per commercializzare il loro prodotti.
Secondo la Bbc, tre persone sono state arrestate e una cospicua quantità di pasticche è stata sequestrata.
“Consigliamo vivamente di non fare uso di queste pillole nell’interesse della salute pubblica”, ha dichiarato la polizia.
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L’ecstasy è conosciuta anche come MDMA, nel 2016 l’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze ha avverto su una ripresa dell’utilizzo di questa droga contestualmente a una sua maggiore disponibilità sul mercato.
Secondo i dati del Global Drug Survey 2017 – il più grande studio mondiale sul consumo di droghe reso noto lo scorso maggio – in Italia il 3,1 per cento della popolazione ha fatto uso di ecstasy almeno una volta nella vita.
In Italia non è questa la droga che desta maggiore preoccupazione per la salute. Nelle prime posizioni, infatti, vi è l’uso di cannabis, degli oppioidi ad alto rischio e cocaina.
Secondo lo studio, il 7,6 per cento della popolazione adulta italiana ha fatto uso almeno una volta di cocaina e il 2,8 per cento di anfetamine.
Tra chi ha ammesso di aver fatto uso di droghe illegali nell’ultimo mese, il 77,8 per cento ha utilizzato cannabis, seguita dall’MDMA (33,5), dalla cocaina (29,5 per cento) e dai funghi allucinogeni (24,4).