Incendio Notre-Dame, trovato piombo nel sangue di un bambino: test ai residenti
INCENDIO NOTRE-DAME PIOMBO SANGUE BAMBINO – Un allarme a Parigi. Le famiglie con bambini di età inferiore ai 7 anni residenti nel quartiere di Notre-Dame e le donne incinte sono state invitate dalle autorità sanitarie della capitale francese a “recarsi dal proprio medico curante” per un test, un’analisi del dosaggio del piombo nel sangue. La decisione è stata presa, come ha reso noto l’Agenzia regionale della Salute dell’Ile-de-France, dopo l’individuazione del caso di un bambino con un tasso superiore al limite.
Incendio Notre-Dame | Piombo nel sangue di un bambino | Test ai residenti
L’ente sanitario, che vigila sulle conseguenze dell’incendio della cattedrale avvenuto il 15 aprile scorso, ha lanciato una “inchiesta ambientale” per identificare, nei luoghi frequentati dal bambino con l’anomalia del tasso di piombo nel sangue (50 microgrammi per litro), eventuali altre cause oltre quella dell’incendio. La verifica ha l’obiettivo di stabilire che “i fattori di esposizione al piombo” non sussistono più. Le stesse autorità sanitarie precisano che un tasso anomalo di piombo dovuto a una causa precisa non comporta alcuna terapia medica particolare da seguire.
Il rogo del 15 aprile scorso (qui le foto) ha investito la guglia centrale della cattedrale di Notre-Dame e il tetto, entrambi collassati, una delle due torri quadrangolari e uno dei campanili. L’incendio è stato domato nel suo insieme dopo molte ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco. Grazie all’intervento dei pompieri sono stati salvati la struttura portante della chiesa e gran parte delle opere d’arte, comprese quelle presenti nel tesoro della cattedrale.
Il 16 aprile il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, in un discorso alla nazione sull’incendio, ha annunciato la ricostruzione di Notre-Dame in 5 anni. In pochi giorni le donazioni per la ricostruzione della struttura del tetto sono giunte a 1 miliardo di euro. Le parole dell’inquilino dell’Eliseo hanno scatenato una vera e propria corsa al sostegno economico, anche da da parte dei big del lusso, patron di case di moda, colossi finanziari e associazioni.