Notre Dame: l’incendio è divampato dal cantiere di restauro, aperta un’inchiesta
L’incendio divampato nella cattedrale Notre Dame di Parigi è collegato al cantiere di restauro della guglia gotica che era in corso da alcune settimane. È quanto emerge dalle prime informazioni che arrivano dalla capitale francese sulle cause del rogo.
La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “distruzione involontaria a mezzo di incendio”: la pista di un rogo accidentale è al momento quella che “attira l’attenzione degli investigatori”.
Secondo le prime informazioni ricavate dai Vigili del fuoco, il rogo si sarebbe sviluppato da una impalcatura nella zona della guglia, dove nei giorni scorsi erano state rimosse 16 statue di rame che si trovavano lì da 150 anni, raffiguranti Gesù, i 12 apostoli e i simboli degli evangelisti [la storia della cattedrale].
Per le operazioni di rimozione delle statue, andate avanti per circa 10 ore, era stata impiegata una gru alta 120 metri. “Abbiamo seguito la rimozione delle statue osservando la loro struttura dall’interno, per poterle agganciare alla gru e sollevarle”, ha spiegato Philippe Villeneuve, l’architetto responsabile dei monumenti storici.
Le statue – ognuna alta 3 metri e pesante 250 chili – sono l’opera del celebre architetto Geoffroy-Dechaume, che si è raffigurato con le sembianze di San Tommaso, il patrono degli architetti.
La rimozione delle sculture, che avrebbero dovuto tornare al loro posto entro il 2022, rientra nel vasto cantiere di ristrutturazione della guglia della cattedrale, simbolo di Notre Dame. Il cantiere è gestito dalla società Socra, molto conosciuta nel suo settore anche a livello internazionale.
La guglia di Notre Dame, collocata a un’altezza di 92 metri, risale al 1860, ed è stata realizzata dall’architetto Viollet-le-Duc nell’ambito della vasta ristrutturazione seguita alla Rivoluzione. All’epoca, quando venne collocata, non fu accolta con il favore unanime dei cittadini.