Le notizie di oggi prima che accadano, di TPI per Agi
TPI cura per Agi la nuova rubrica “AgiPreview. Le notizie di oggi prima che accadano”, un elenco ragionato degli eventi della giornata pubblicato ogni mattino
TPI cura per Agi una rassegna selezionata delle cose da sapere per la giornata. Si chiama AgiPreview. Le notizie di oggi prima che accadano, e potete leggerla in versione completa qui.
Ecco alcune delle notizie per oggi:
In tutta la Catalogna scoppiano le proteste dopo l’arresto dei due politici indipendentisti Jordi Sánchez e Jordi Cuixart, accusati di sedizione. Sono stati organizzati cortei, sit-in silenziosi davanti alle prefetture e una sospensione temporanea dal lavoro intorno a mezzogiorno. La risposta di ieri di Puigdemont non ha soddisfatto le autorità di Madrid, che gli avevano chiesto di chiarire se avesse dichiarato o no l’indipendenza. Il presidente catalano ha chiesto due mesi di dialogo, ma Rajoy ha respinto l’offerta.
A Lussemburgo i ministri degli Esteri Ue preparano il vertice del Consiglio europeo, previsto per giovedì e venerdì, e discutono di Brexit, in particolare del trasferimento da Londra delle agenzie Ema e Eba. Ieri May a Bruxelles ha incontrato Juncker: “Serve accelerazione”.
L’Irlanda lotta contro i venti dell’uragano Ophelia, che hanno già ucciso tre persone e alimentato gli incendi nella penisola iberica: almeno 35 morti in Portogallo e 4 in Spagna.
L’esercito irlandese è in stato d’allerta, scuole e negozi chiusi, cancellati i voli da Dublino.
La polizia sta indagando sui responsabili dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la reporter che indagava sui MaltaFiles. La sua automobile è stata fatta saltare in aria a Bidnija, sull’isola di Malta, quando lei si era appena messa alla guida.
Kirkuk è una città contesa da anni, ma lo è ancora di più adesso che l’esercito di Baghdad ha ripreso il controllo della zona, dal 2014 in mano ai peshmerga curdi, che ora stanno preparando una controffensiva.
Si attende la reazione degli Stati Uniti dopo che il vice ambasciatore nordcoreano all’Onu, Kim In Ryong, ha avvertito che la situazione nella penisola coreana “ha raggiunto un livello così teso che una guerra nucleare può scoppiare in qualsiasi momento”. Pyongyang ha detto che tratterà con Washington solo dopo aver ottenuto un missile balistico intercontinentale in grado di colpire tutti gli Stati Uniti. Ieri sono iniziate nuove esercitazioni congiunte tra Usa e Corea del Sud che proseguiranno fino al 20 ottobre.
La Cina si avvia verso il diciannovesimo Congresso del Partito Comunista, che comincia mercoledì. Alle 10.30 di oggi (ora italiana) è prevista una conferenza stampa del portavoce del Congresso che si tiene al palazzo dell’Assemblea Nazionale del Popolo, a Pechino.
A cura di Anna Ditta – The Post Internazionale (www.tpi.it)