Cosa stiamo seguendo | 8 febbraio 2018
WASHINGTON (Stati Uniti) – Il Congresso degli Stati Uniti ha tempo fino a giovedì a mezzanotte per trovare un accordo sui finanziamenti federali ed evitare un nuovo “shutdown”. Mercoledì, la maggioranza repubblicana e i leader del Senato dell’opposizione democratica hanno annunciato un accordo sul bilancio a lungo termine.
TOKYO (Giappone) – Il vicepresidente americano Mike Pence parla alle truppe statunitensi in Giappone prima di partire per i Giochi olimpici invernali. 02:00
DACCA (Bangladesh) – Il leader dell’opposizione del Bangladesh Khaleda Zia affronta il verdetto nella sua causa per corruzione. Si teme che le autorità possano scatenare violenze in caso di condanna.
TAIPEI (Taiwan) – Edifici crollati: i soccorritori lavoravano sodo nella città di Hualien, a Taiwan, per trovare i sopravvissuti dopo un terremoto che ha provocato almeno sette morti e 260 feriti.
PYONGYANG (Corea del Nord) – Parata militare per celebrare il 70° anniversario della creazione dell’esercito nordcoreano, una dimostrazione di forza alla vigilia dell’apertura delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud.
GANGNEUNG (Corea del Sud) – Artisti nordcoreani fanno la loro prima performance legata ai Giochi Olimpici della Corea del Sud.
AFRIN (Siria) – Offensiva dell’esercito turco e dei ribelli siriani contro l’enclave curda di Afrin nel nord della Siria.
DUMA (Siria) – Nuovi attacchi aerei bersagliano l’enclave ribelle del Ghouta orientale. I bombardamenti hanno causato più di 120 morti in tre giorni, uno dei bilanci più tragici in sette anni di guerra.
GERUSALEMME – Sentenza della Corte Suprema israeliana su un ricorso di un israeliano condannato all’ergastolo per aver sequestro e bruciato un giovane palestinese a Gerusalemme nel 2014. 07:00
WASHINGTON (Stati Uniti) – Visita a Washington del Consigliere di Stato cinese Yang Jiechi, una figura chiave della diplomazia cinese. Deve incontrare il segretario di stato Rex Tillerson.
CITTÀ DEL CAPO (Sudafrica) – Monitoraggio della crisi politica in Sudafrica, dove le pressioni stanno aumentando perché il presidente Jacob Zuma si dimetta.