La Russia non vuole accogliere i migranti espulsi dalla Norvegia
Mosca ha reso noto di non essere disponibile ad accogliere i richiedenti asilo espulsi dalla Norvegia che avevano raggiunto il paese passando per la Russia
Mosca non ha intenzione di riaccogliere i rifugiati che hanno attraversato il confine tra la Russia e la Norvegia. A renderlo noto martedì 26 gennaio il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. La disputa tra i due paesi riguarda i 5.400 migranti che le autorità norvegesi hanno deciso di espellere.
Durante la conferenza stampa annuale, Lavrov ha dichiarato che le persone in questione hanno deliberatamente rilasciato dichiarazioni false circa le ragioni del loro viaggio nella federazione russa. Essi avrebbero infatti motivato il viaggio in Russia con il proposito di trovare lavoro o fare visita ai parenti, omettendo l’intento di proseguire verso la Norvegia. “Questa è la ragione per cui non vogliamo riammettere queste persone sul territorio russo”, ha detto il ministro.
Le autorità norvegesi hanno reso noto ti aver preso contatto col ministero degli Esteri russo dopo i commenti di Lavrov. Il ministero russo avrebbe assicurato la controparte norvegese che Mosca è ancora disposta a riaccogliere almeno una parte dei 5.400 richiedenti asilo, per lo più siriani, che hanno valicato il confine nel corso del 2015.
Il portavoce del ministero degli Esteri norvegese, Rune Bjastaad, ha dichiarato: “la Russia ha sempre detto di non essere interessata a riaccogliere la maggior parte dei 5.400 profughi, ma abbiamo raggiunto un compromesso per il quale rimanderemo indietro quelli che sono in possesso di un visto o di un permesso di soggiorno valido in Russia”.
Da dicembre 2015, il governo di destra norvegese ha inasprito le politiche sui richiedenti asilo e vuole rispedire indietro quanti sono entrati nel paese attraverso il confine artico con la Russia. Secondo il governo, la Russia sarebbe perfettamente sicura per loro.
La settimana scorsa, la Norvegia aveva trasportato in Russia 13 persone di cittadinanza siriana, afghana, yemenita e pakistana. Tre richiedenti asilo siriani, due uomini e una donna, avevano cercato rifugio in una chiesa per evitare la deportazione.