North Sentinel, tribù indigena uccide missionario Usa che voleva convertirli al Cristianesimo
Raggiungere l'sola, anche solo per fotografarla, è illegale: gli indigeni vivono in quasi completo isolamento, ma il 27enne americano ha ignorati i divieti
Le immagini degli abitanti dell’isola che respingono con lance e frecce la troupe di National Geographic nel 1974 fecero il giro del mondo. Ma non hanno scoraggiato John Allen Chau, l’incauto predicatore 27enne partito dall’Alabama per convertire gli indigeni di North Sentinel, nell’Oceano Indiano, e travolto da una pioggia di frecce.
Chau aveva raggiunto l’isola accompagnato da alcuni pescatori locali il 17 novembre 2018, dopo che un precedente tentativo era già fallito. Gli autoctoni lo avevano avvertito che i “sentinelesi”, gli abitanti di North Sentinel che fa parte dell’arcipelago delle isole Andamane e Nicobare nel golfo del Bengala, sono molto aggressivi con gli estranei.
Secondo i media locali, il 27enne era un missionario che voleva convertire i membri di quella comunità al Cristianesimo. Lasciato a qualche centinaio di metri dalla costa, ha raggiunto la riva in kayak.
Gli indigeni hanno risposto immediatamente con le armi a quella che hanno considerato probabilmente un’invasione del proprio territorio.
Il ragazzo è stato colpito da diverse frecce, ma ha provato a risalire sul Kayak. Poi è stato raggiunto, legato e trascinato all’interno. Il corpo sarebbe stato avvistato qualche giorno dopo, ma non è ancora stato recuperato.
Dopo la fallita incursione dei documentaristi a metà anni ’70, che scortati da guardie armate hanno provato a sbarcare sull’isola, il caso più recente è quello dell’uccisione di due pescatori nel 2006.
I due indiani si erano addormentati sulla loro imbarcazione, spinta alla deriva sulle coste dell’isola mentre stavano pescando illegalmente in quelle acque. I corpi turno ritrovati alcuni giorni dopo, e fu attaccato con le frecce anche l’elicottero inviato per recuperarli.
Avvicinarsi a North Sentinel è illegale: bisogna mantenersi a una distanza di 5 chilometri dalla costa. Nel 2017 il governo indiano ha annunciato che chiunque avesse tentato di raggiungere l’isola, anche solo per fotografarla, sarebbe stato punito con 3 anni di carcere.
Per questo ora i pescatori sette pescatori che hanno accompagnato Chau sono stati arrestati, accusati di aver violato la legge che protegge l’isola e la tribù.
Il divieto è stato imposto per evitare casi come quello di Chau e dei pescatori indiani, ma anche che entrando in contatto con la tribù possono diffondersi tra i suoi membri virus e batteri, sconosciuti al loro sistema immunitario, che potrebbero sterminarli.