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Home » Esteri

Nomine Ue 2019: ecco chi sono i candidati su cui si è trovato l’accordo

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Dopo giorni di negoziati raggiunto l'accordo tra gli Stati membri dell'Unione europea per i nuovi vertici Ue

Nomine Ue 2019 accordo

Nomine Ue 2019 accordo | È stato raggiunto l’accordo tra gli Stati membri dell’Unione europea per i nuovi vertici Ue: dopo giorni di negoziati è arrivato l’ok a Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea, Christine Lagarde alla presidenza della Bce.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter, comunicando i nomi e i ruoli delle persone designate.

I nomi decisi dal Consiglio europeo saranno sottoposti al parlamento europeo, che si è riunito oggi per la prima volta a Strasburgo. Le nomine potrebbero teoricamente quindi anche essere respinte.

Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea

La ministra della Difesa tedesca è stata scelta per prendere il posto di Jean Claude Jucker alla guida della Commissione europea [qui il suo profilo].

Ursula von der Leyen è esponente della Cdu, il partito di Angela Merkel, ed è considerata vicina alla cancelliera.

A livello europeo aderisce al Ppe, il partito dei popolari europei.

Il nome di Von der Leyen è entrato in pole position dopo il tramonto dell’ipotesi di affidare la guida della Commissione al socialdemocratico olandese Frans Timmermans, a causa del veto dei quattro paesi del blocco di Visegrad e dell’Italia.

Ursula Von der Leyen ha annunciato la sua intenzione di nominare Frans Timmermans e Margrethe Vestager come vicepresidenti della Commissione con “il rango più alto”, ha riferito Tusk.

Charles Michel presidente del Consiglio europeo

Il liberale belga Charles Michele è stato designato come presidente del Consiglio europeo e prenderà quindi il posto di Donald Tusk.

Michel è il premier uscente del Belgio, dove è al governo dall’11 ottobre 2014.

Christine Lagarde presidente Bce

L’avvocatessa francese Christine Lagarde è stata scelta per succedere a Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea (Bce).

Lagarde è diventata nel 2011 la prima donna a guidare il Fondo Mondiale Internazionale come direttore generale, incarico che le è stato rinnovato nel 2016 alla scadenza del primo mandato [qui il suo profilo].

“Sono onorata di essere stata scelta per la presidenza della Bce”, è il commento di Lagarde. “Alla luce di ciò, dopo essermi consultata con il Comitato etico del board del Fmi, ho deciso di abbandonare temporaneamente le mie responsabilità di direttore generale del Fmi durante il periodo di convalida della nomina”.


Josep Borrell Fontelles Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue

Lo spagnolo Joseph Borrell Fontelles subentrerà a Federica Mogherini come Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, vale a dire il “ministro degli Esteri” dell’Unione.

Nato in Catalogna e schierato contro l’indipendenza della regione, Borrell fa parte del PSOE (il partito socialista europeo e nel 2004 è stato eletto presidente del Parlamento europeo.


Il presidente del Parlamento Ue

Per quanto riguarda il presidente del parlamento Ue, Donald Tusk ha dichiarato che sarà l’assemblea a decidere sul nome.

“Sappiamo che sta al Parlamento decidere sui nomi del presidente”, ha detto Tusk. “I leader vorrebbero un presidente del Parlamento dei socialisti democratici per la prima parte del mandato e del Ppe per il secondo. Ma tutti i leader hanno sottolineato che sta solo al Parlamento deciderlo”.

L’incarico, attualmente ricoperto da Antonio Tajani, potrebbe andare a un altro italiano: l’europarlamentare socialdemocratico David Sassoli ha infatti intenzione di candidarsi e potrebbe essere eletto.

Trovato l’accordo su Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione: che succede adesso?
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