I Nobel statunitensi del 2016 sono tutti immigrati
In un clima di grande dibattito sull'immigrazione negli Usa, tutti gli studiosi impiegati presso università statunitensi premiati con il Nobel sono stranieri
“Credo che il messaggio clamoroso che dovrebbe risuonare
in tutto il mondo è che la scienza è globale”, ha dichiarato Sir J. Fraser
Stoddart, uno dei tre scienziati cui è stato conferito il premio Nobel per la
chimica 2016.
Stoddart è infatti nato in Scozia, ma è diventato cittadino
statunitense nel 2011, e ha svolto le ricerche per cui è stato premiato presso
la Northwestern University, college privato nell’Illinois.
Come lui, anche tutti gli altri scienziati di varie
discipline che sono stati premiati quest’anno per il loro lavoro presso
istituzioni americane sono in realtà immigrati che hanno cercato e trovato
fortuna presso la comunità scientifica statunitense.
A questo proposito, Stoddart ha dichiarato alla testata The Hill che sarà importante evitare
“un’era in cui si facciano passi indietro in materia di immigrazione”,
riferendosi implicitamente all’eventuale elezione di Donald Trump, che ha fatto della battaglia contro messicani, siriani e immigrati in
genere una sua bandiera.
Anche Duncan Haldane, il ricercatore britannico che ha vinto il
premio per la fisica lavorando all’università di Princeton, ha descritto il
processo di immigrazione come un “incubo burocratico per molte
persone”. Cittadini britannici sono anche i suoi colleghi di Yale e della Brown
University, David Thouless e Michael Kosterlitz.
Il premio Nobel per l’economia è stato invece assegnato a
Oliver Hart, britannico dell’università di Harvard, e Bengt Holmström, finlandese
del Massachusetts Institute of Technology.
— Leggi anche: I vincitori dei premi Nobel 2016