No al patto di libero scambio
L'Unione europea ha bloccato le contrattazioni con l'Ucraina, inasprendo le proteste contro il presidente Yanukovich
Le contrattazioni per il patto di libero scambio e associazione tra Ucraina e Unione europea sono bloccate. A dichiararlo è stato ieri su Twitter Stefan Fuele, il commissario europeo per le politiche di allargamento. Nelle sue parole si avverte chiaramente un senso di irritazione per l’atteggiamento dell’Ucraina che ha costretto l’Ue a una sorta di “guerra dell’offerta” con la Russia.
L’annuncio di Fuele è arrivato mentre duecentomila persone manifestavano per il quarto weekend consecutivo nella città di Kiev contro la scelta del presidente ucraino Yanukovich di non firmare il patto con l’Unione europea e di stringere piuttosto legami con la Russia.
L’opposizione ucraina, infatti, teme che il riavvicinamento a Mosca possa rappresentare il primo passo verso per un’unione doganale che coinvolga anche la Bielorussia e il Kazakstan, riportando l’Ucraina ai tempi dell’Unione sovietica.