Ho visto i corpi senza vita sulla strada e tanto sangue
Nessuno associa Nizza al terrorismo, Parigi, forse Marsiglia, ma non Nizza! La testimonianza di un italiano residente nella città francese raccolta da TPI
Sono trascorse poche ore dall’attacco di Nizza, dove 84 persone sono state uccise da un camion piombato a tutta velocità sulla folla. Piero Bianculli, un italiano cresciuto a Nizza ma attualmente residente in Olanda, fa ancora fatica a riordinare le idee e raccontare ciò che ha visto e sentito, a pochi metri di distanza dall’abitazione nella quale si trovava.
Contattato da TPI, l’uomo ha raccontato ciò che ha visto stanotte. Immagini che non scorderà più.
“Abbiamo visto tutto. A quell’ora eravamo affacciati sul balcone della casa di un nostro parente, al quinto piano di un edificio che si affaccia direttamente sulla Promenade des Anglais. Eravamo tutti concentrati a osservare i fuochi d’artificio, quando dopo neanche 5/10 minuti abbiamo visto gente scappare. Lì per lì abbiamo sentito colpi di pistola. Si vedevano chiaramente corpi riversi sulla strada senza vita. Poco più in là abbiamo intravisto un camion nascosto dai rami degli alberi, lungo il viale. Non avevamo ancora capito cosa fosse successo”, ha raccontato l’uomo ancora scosso.
Piero era arrivato a Nizza due giorni fa per far visita alla madre e ad altri parenti insieme al figlio e alla fidanzata.
“Non ci aspettavamo una cosa del genere. Quando ho avvertito i colpi di pistola ho buttato i miei familiari dentro casa e ho preso i binocoli. Sul balcone la vista era buona, ma con il buio e le luci fievoli dei lampioni non capivo cosa stesse accadendo. In quel momento in cui ho focalizzato la lente ho visto tutta la Promenade piena di corpi sulla strada e sangue, tanto sangue”.
“Era subito chiaro che c’erano più morti di quelli inizialmente annunciati sui telegiornali nazionali. Siamo rimasti barricati in casa, mentre le autorità provvedevano a evacuare la zona. La polizia è arrivata sul luogo dell’attacco nel giro di 2/3 minuti”.
Tra le vittime almeno dieci sono bambini, ma risultano anche turisti di diverse nazionalità. “Si in quel momento sulla Promenade c’erano centinaia di turisti, vi erano parecchi occidentali ma anche molti provenienti da paesi mediorientali”.
Secondo quanto riportato dal Guardian, sulla base del racconto fornito dalla giornalista iraniana Maryam Violet presente sul luogo della strage: “C’erano tante persone musulmane che sono rimaste coinvolte nell’attacco. Ho potuto vedere con i miei occhi che avevano sciarpe avvolte sul capo e alcuni parlavano arabo, Una famiglia stava ricercando un proprio parente lì tra i corpi sulla strada mentre urlava parole in arabo”.
Il risveglio è stato ancora più agghiacciante, ha raccontato ancora l’uomo: “Anche se oggi a Nizza splende il sole, c’è un’atmosfera orrenda. Qui è tutto bloccato, non ci può muovere né via terra né via aria. Nessuno entra o esce. Nemmeno i giornalisti possono accedere entro l’area delimitata”.
L’attacco è avvenuto nel giorno più importante per la Francia e i francesi, ossia l’anniversario della presa della Bastiglia. E i festeggiamenti in corso hanno richiamato tante persone. “E’ l’unico giorno in cui la Promenade è strapiena di gente, appunto perché si tratta di un giorno speciale e significativo. Ma Nizza non è una città dove possono succedere queste cose, perché è una città che non viene associata al terrorismo. Parigi, Marsiglia forse, ma non Nizza. È un bel colpo…”.