Nigeria, attacco di Boko Haram: 18 morti
Sette kamikaze si sono fatti esplodere a Maiduguri, nel nord-est del paese: nei successivi scontri tra il gruppo terroristico e l'esercito nigeriano alcune persone sono state uccise mentre tentavano di mettersi in salvo
Almeno 18 persone sono rimaste uccise nella notte tra l’1 e il 2 aprile 2018 in combattimenti tra il gruppo terrorista islamico Boko Haram e l’esercito nigeriano nella periferia di Maiduguri, città nel nord-est della Nigeria. Ci sono anche 84 feriti.
Fonti dei soccorsi riferiscono di aver recuperato i corpi a Bale Shuwa e Bale Kura, due quartieri alla periferia della città. Le vittime sono state uccise mentre cercavano di scappare dalla battaglia tra ribelli e militari.
Si tratta del più grande attacco da quando il governo ha rivelato di essere in trattativa con i militanti islamici per arrivare a una tregua.
L’attacco è iniziato intorno alle 20.30 ora locale di domenica primo aprile ed è durato circa un’ora.
Almeno sette kamikaze con corpetti esplosivi si sono fatti esplodere in mezzo alla gente. Dopo le esplosioni sono arrivati sul posto altri terroristi armati che hanno aperto il fuoco.
Ne è scaturito un combattimento con l’esercito, che ha spinto i passanti a darsi alla fuga. Molti di loro sono stati uccisi mentre tentavano di scappare per mettersi in salvo.
Il governo nigeriano ha confermato il mese scorso che di aver avviato negoziati con con Boko Haram, anche se non è chiaro se il dialogo coinvolga tutte le fazioni del gruppo.
Boko Haram ha ucciso circa 20mila persone da quando ha iniziato la sua campagna di violenze per dare vita a uno stato islamico nel nord del paese, nel 2009.
Il 21 marzo 2018 è stata annunciata la liberazione di 105 delle 110 studentesse rapite un mese prima da Boko Haram in una scuola di Dapchi, nello stato di Yobe.