In Nicaragua un prete è stato condannato per aver bruciato viva una donna in un esorcismo
Un pastore evangelico e quattro suoi seguaci dovranno scontare una pena di 30 anni di carcere per aver ucciso Vilma Trujillo a febbraio, durante un rituale esorcistico
Vilma Trujillo, una donna di 35 anni, era morta a febbraio dopo una settimana di agonia. Era stata legata e bruciata viva durante un rituale esorcistico. Il 9 maggio Juan Rocha, il pastore evangelico di 23 anni responsabile dell’omicidio, e quattro suoi seguaci sono stati condannati a 30 anni di carcere, come riportato dai media locali.
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Il gruppo aveva negato di aver ucciso la donna, dichiarando che era impossessata dal diavolo e che le fiamme erano opera degli spiriti maligni. Vilma era morta in ospedale, con le ustioni che avevano ricoperto l’80 per cento del suo corpo.
“Nessun essere umano dovrebbe subire quello che sofferto Vilma Trujillo”, ha dichiarato il giudice Alfredo Silva.
Secondo l’agenzia di stampa Afp, nessuno dei condannati ha reagito alla lettura della sentenza. “Hanno ucciso mia moglie, la madre dei mie due figli. Cosa dovrei dire ora?”, ha dichiarato Reynaldo Peralta Rodriguez, marito della vittima.
“È incredibile che queste cose possano accadere al giorno d’oggi, deve esserci un indagine delle autorità sul fanatismo e la misoginia nel paese”, ha detto Pablo Cuevas, portavoce del Nicaragua’s Human Rights Commission.
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