Nuova sfida per Netflix: la piattaforma di Hastings produrrà serie tv basate sui celebri romanzi di Roald Dahl
Dalla "Fabbrica di cioccolato" al "Dito magico", i format in programma nel 2019
Dalle pagine dei libri alle immagini in televisione. La fabbrica di cioccolato, Matilde, Il GGG (Grande Gigante Gentile) arrivano sul piccolo schermo grazie a Netflix.
La piattaforma di streaming ha annunciato, martedì 27 novembre 2018, di aver comprato i diritti per produrre delle serie tv basate sui romanzi di Roald Dahl, celebre scrittore per bambini.
Il numero delle serie da relizzare è ancora incerto – sono tanti i libri popolari dell’autore britannico – ma i lavori di produzione inizieranno certamente nel 2019.
Netflix e Roald Dahl
“La nostra missione è trasmettere al maggior numero di bambini la magia unica e il messaggio positivo delle storie di Roald Dahl” ha detto Felicity Dahl, vedova dello scrittore. “Questa partnership con Netflix è un passo significativo e un capitolo incredibilmente eccitante per la Roald Dahl Story Company. Lo so – ha aggiunto Felicity – Roald sarebbe entusiasta del progetto”.
Melissa Cobb, vicepresidente della sezione che si occupa dei contenuti dedicati ai bambini su Netflix, ha dichiarato a proposito della produzione: “Siamo grati per la fiducia che la Roald Dahl Story Company e la famiglia Dahl hanno riposto in noi. Vogliamo offrire momenti di gioia alle famiglie di tutto il mondo”.
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Le trasposizioni delle opere di Dahl
Molti degli scritti dell’autore sono stati adattati per il cinema. È il caso di James e la pesca gigante, pellicola del 1996 diretta da Henry Selick e prodotta da Tim Burton. Nel ’71 è la volta di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato con Gene Wilder – ripreso anche dallo stesso Burton nel 2005, chiamando nel cast Johnny Depp.
Ma Dahl ha avuto un enorme successo anche a Broadway: il musical Matilda, oltre a ottenere cinque Tony Awards, è stato in programmazione a New York per quasi quattro anni.
Dahl e il rapporto con la tv
Non sempre Dahl ha espresso un buon giudizio sulla televisione. Al contrario, l’autore ha denunciato gli effetti negativi che essa potrebbe avere sulla mente dello spettatore, e lo ha fatto per mezzo dei suoi personaggi.
È il caso della Fabbrica di cioccolato, quando gli Umpa Lumpa – popolazione immaginaria inventata da Dahl – cantano tutti insieme: “La cosa più importante che abbiamo imparato, sui bambini, è che non bisogna mai lasciarli davanti al televisore o, meglio ancora, che non bisogna mai installare in casa quel dispositivo ‘idiota’”.
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