Giornata della Memoria, gruppo di neonazisti tenta di fare irruzione nel campo di Auschwitz
Nella Giornata della Memoria un gruppo di militanti di estrema destra, capeggiati dall’attivista Piotr Rybak, si sono radunati all’esterno del campo di concentramento e sterminio nazista di Auschwitz per protestare contro la memoria “a senso unico”.
Nel mirino del gruppo di neonazisti le annuali celebrazioni che “ricordano solo gli ebrei e non le migliaia di vittime polacche. I nostri padri e le nostre madri, morti per la libertà della patria”.
Il gruppo, circa cinquanta persone, hanno innalzato le bandiere della Polonia e srotolato due striscioni: sul primo lo stemma nazionale polacco, sul secondo la frase “Auschwitz-Birkenau – Made in Germany”.
Dopo alcuni minuti di comizio improvvisato da parte di Piotr Rybak, tristemente famoso per aver bruciato in passato un fantoccio che rappresentava un ebreo, il gruppo ha tentato di fare irruzione nell’ex campo di sterminio.
Imponente lo schieramento di forze dell’ordine, che comunque non è riuscito a evitare che il gruppo neonazista raggiungesse l’ingresso.
Ora l’obiettivo è di evitare che gli attivisti di estrema destra entrino a contatto con i manifestanti neofascisti, diverse centinaia, che si sono radunati all’esterno di Auschwitz.
Secondo quanto riportano i media locali, il gruppo è giunto da Breslavia in ordine sparso e per questo per le forze dell’ordine è stato impossibile intercettarli prima dell’arrivo ad Auschwitz.
La marcia dei nazionalisti polacchi ad Auschwitz, organizzata da Piotr Rybak, ha come obiettivo quello di raggiungere il memoriale delle vittime, all’interno dell’ex campo di sterminio, per deporre una corona di fiori.
Un gesto, come riporta il quotidiano Haaretz, “offensivo nei confronti delle migliaia di vittime e proprio nel giorno del 74esimo anniversario della liberazione del campo nazista”.