Neil Armstrong fu ucciso dalle cure “sbagliate”: l’ospedale pagò 6 milioni per nascondere tutto
Un accordo con la famiglia mise tutto a tacere
Sei milioni di dollari per mettere a tacere possibili indagini sulla morte di Neil Armstrong. È questa la cifra che l’ospedale Mercy Health-Fairfile Hospital, nell’Ohio, dove Armstrong era ricoverato, pagò alla famiglia per evitare che venisse rivelata la verità di un trattamento post-chirurgico sbagliato.
L’astronauta più famoso del mondo aveva subito un’operazione al cuore all’inizio dell’agosto 2012. La moglie in quel periodo aveva dichiarato a The Associated Press che Armstrong era molto forte ed era già in grado di fare i primi passi nel corridoio dell’ospedale.
Ma quando pochi giorni dopo gli infermieri rimossero i fili per applicare un pacemaker temporaneo, si scatenò un emorragia interna nella zona della membrana intorno al cuore. Da lì nacquero una serie di complicazioni a catena che portarono alla sua morte il 25 agosto 2012.
I figli contestarono l’accaduto, sostenendo che il padre fosse morto per un trattamento poco prudente, ma l’ospedale fece di tutto per insabbiare la vicenda e offrì alla famiglia 6 milioni di dollari per mantenere il silenzio. La ricostruzione delle ultime ore di Armstrong e la rivelazione delle vere cause della sua morte sono state descritte dal New York Times in un’inchiesta pubblicata il 23 luglio.
La scoperta arriva dopo il 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna. Il NYT avrebbe ricevuto una mail anonima con 93 pagine di documenti autentici legati alla morte di Armstrong. Assieme ai documenti è stata inviata anche una nota in cui il mittente scrive di sperare “che queste informazioni possano salvare altre vite”.
Il caso sta facendo scalpore negli Stati Uniti e ha già acceso numerosi dibattiti. Sono in molti a volerci vedere più chiaro sulla vicenda.