Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Inizia a Ginevra la fase conclusiva dei negoziati di pace su Cipro

Immagine di copertina

Il prossimo 12 gennaio si terrà una conferenza multilaterale con la partecipazione delle tre potenze garanti dell’isola, Grecia, Turchia, e Regno Unito

Inizia oggi, 9 gennaio 2017, a Ginevra la fase conclusiva dei negoziati di pace su Cipro, cominciati 18 mesi fa per porre fine dalla divisione dell’isola. Si tratta dei primi negoziati diretti dal 1974, e sia i funzionari turchi-ciprioti che greco-ciprioti si sono detti fiduciosi del successo dei colloqui. 

Quello iniziato 18 mesi fa e che si avvia alla conclusione è uno sforzo storico per porre fine alla divisione di Cipro, sancita 43 anni fa, quando il suo territorio fu diviso in due dalla linea verde, che separa i territori governati dalla Repubblica di Cipro da quelli de facto sotto il potere della Repubblica Turca di Cipro Nord. Per linea verde di Cipro si intende comunemente l’area demilitarizzata istituita dall’Onu nel 1974 lungo la linea del cessate il fuoco che si stabilì dopo l’intervento militare nell’isola da parte dell’esercito turco. 

Dopo 18 mesi di intense trattative per risolvere le divisioni etniche, il presidente greco-cipriota, Nicos Anastasiades e il suo omologo turco-cipriota Mustafa Akinci, discuteranno allo stesso tavolo gli aspetti più controversi del processo di riunificazione, in particolar modo la questione della sicurezza e la presenza dei militari. Il 12 gennaio si terrà una conferenza multilaterale con la partecipazione delle tre potenze garanti dell’isola, Grecia, Turchia, e Regno Unito. 

Il grande impegno per raggiungere una soluzione mostrato da Anastasiades e Akinci ha contribuito a sollevare speranze di pace. In tutto il mondo la notizia è stata accolta con favore. Da Washington a Ankara vi è la convinzione che un accordo su Cipro avrebbe portato stabilità all’intera regione. La prospettiva di greci e turchi, cristiani e musulmani che cooperano per la pace, rappresenta un messaggio di speranza forte.

“L’ultimo miglio è sempre il più difficile”, ha detto però un alto funzionario di Ankara.

Circa 800mila greco-ciprioti e circa 220.000 turco-ciprioti vivono attualmente sull’isola il cui territorio è diviso in due dalla linea verde dell’Onu. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti