Navalny: “Torno in Russia anche se Putin vuole arrestarmi”
Alexiei Navalny, l’oppositore di Putin sopravvissuto a un avvelenamento, ha annunciato il suo imminente ritorno in Russia, dove rischia il carcere.
“Hanno cercato di uccidermi, Putin dice ai suoi schiavi di fare di tutto perché io non torni e ora stanno fabbricando nuovi procedimenti penali contro di me. Ma non mi interessa: la Russia è il mio paese, Mosca è la mia città, mi mancano. Stamattina ho comprato i biglietti: domenica 17 gennaio tornerò a casa”, ha detto il dissidente in un video pubblicato sul suo profilo Instagram oggi, mercoledì 13 gennaio 2021.
Navalny era stato avvelenato ad agosto mentre si trovava a bordo di un aereo che da Tomsk, in Siberia, lo stava riportando a Mosca. Inizialmente ricoverato nell’ospedale di Omsk, in Russia, era poi stato trasferito in Germania, dove ha trascorso diverse settimane in gravi condizioni in terapia intensiva.
Guarito e dimesso dall’ospedale, Navalny si trova ancora in Germania. Ma ora è pronto a fare ritorno in Russia. L’oppositore del Cremlino, segretario del Partito Democratico del Progresso, accusa Putin di aver ordinato l’avvelenamento con l’obiettivo di ucciderlo. Il presidente russo, qualche settimana fa, ha commentato: “Se fossimo davvero stati noi, sarebbe morto”.
Navalny – che nel 2014 era stato condannato per una presunta truffa – in Russia rischia il carcere. Nei giorni scorsi l’amministrazione penitenziaria russa ha chiesto al Tribunale di Mosca di tramutare la condanna condizionale in quella reale, ossia la reclusione.