Naufragio al largo della Libia, tre bambini annegati e 100 dispersi
La Guardia costiera libica ha dato l’allarme per un naufragio a largo della costa orientale della Libia. I corpi di tre bambini senza vita sono stati recuperati in mare. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, ci sarebbero 100 dispersi.
I sopravvissuti soccorsi finora sono 16 e sono stati trasferiti dalla Guardia costiera del paese africano nella regione di Al-Hmidiya, a 25 km a est del confine.
A bordo del gommone, naufragato oggi a sei chilometri dalla costa della Libia, si trovavano 120 migranti.
L’agenzia Agi specifica che “non è chiaro se il gommone sia lo stesso del quale è stata data la notizia di un naufragio nella mattinata di oggi, a bordo del quale viaggiavano almeno 114 migranti, dei quali un centinaio è stato dato per disperso”.
Il gommone era stato avvistato questa mattina da un aereo militare spagnolo che aveva allertato la Open Arms, la nave della Ong Proactiva che è in zona Sar.
Tuttavia la nave non è potuta intervenire perché era a corto di carburante. “Siamo senza benzina perché Malta non ci ha concesso il rifornimento e non ci fa entrare nelle sue acque territoriali”, ha detto Riccardo Gatti dalla Open Arms.
L’equipaggio ha contattato la Guardia costiera di Roma, che ha comunicato loro che il soccorso era stato preso in carico dai libici.
La questione immigrazione ha assunto un ruolo centrale nel Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Ieri il premier Conte si è detto soddisfatto dell’intesa a 28 tra i paesi membri nell’Unione europea dopo che alcuni Stati, tra cui Italia e Malta, avevano chiuso i loro porti alle navi delle ong che salvano i migranti nel Mediterraneo (qui le ultime notizie sul governo).
Due giorni fa il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha annunciato che il governo italiano fornirà alle autorità libiche nuovi mezzi per rafforzare le operazioni di contrasto alle partenze dei barconi carichi di migranti.
“Stamattina ho parlato al telefono con il mio omologo della Libia, Milad Maatuq, e gli ho dato la mia disponibilità a rafforzare la Guardia Costiera libica con nuove motovedette italiane, in modo da pattugliare meglio i loro mari e contrastare più efficacemente le partenze dei barconi della morte”, ha scritto il ministro.
“Maatuq si confronterà con il suo collega alla Difesa e farà sapere quanto prima al nostro governo quali sono le loro necessità in termini di dotazione di mezzi”.