Stati Uniti e Nato inaugurano uno scudo missilistico in Romania che fa arrabbiare il Cremlino
Mosca teme che il sistema difensivo possa essere usato contro i suoi missili con testate nucleare, indebolendo la sua capacità di deterrenza
Gli Stati Uniti hanno attivato uno scudo missilistico in Romania, per fornire protezione all’area euroatlantica contro eventuali minacce provenienti dai cosiddetti “stati canaglia” (Iran, Corea del Nord, Siria e Sudan), giovedì 12 maggio 2016. Ma il Cremlino teme che esso possa essere utilizzato contro la Russia, indebolendo la sua capacità di deterrenza nucleare.
Ufficiali americani e della Nato hanno inaugurato il sistema – situato a Deveselu, circa 180 chilometri a sudovest d Bucarest – che ha la capacità di abbattere missili provenienti da paesi come l’Iran.
“Fin tanto che l’Iran continuerà a sviluppare e impiegare missili balistici, gli Stati Uniti lavoreranno con i propri alleati per difendere la Nato”, ha dichiarato il vice segretario alla Difesa Robert Work da Deveselu.
Ma la Russia è furiosa di fronte a questa flessione di muscoli dell’ex rivale nell’est europeo. Mosca ha detto che l’alleanza guidata dagli Stati Uniti sta cercando di accerchiarla soprattutto sul Mar Nero, strategicamente importante perché base della flotta russa, dove la Nato vorrebbe incrementare i pattugliamenti.
“Lo scudo missilistico fa parte del contenimento politico e militare della Russia”, ha detto Andrey Kelin, un alto funzionario del ministero della Difesa russo.
“Queste decisioni della Nato non fanno che esacerbare una situazione già tesa”, ha aggiunto, sostenendo che la mossa minerà gli sforzi per riparare le relazioni tra la Russia e la Nato stessa.
Il Cremlino ha detto che lo scudo ha l’obiettivo di neutralizzare l’arsenale nucleare di Mosca abbastanza a lungo perché gli Stati Uniti possano colpire la Russia in caso di guerra, ma Washington e Nato smentiscono.
“La difesa missilistica non danneggia o indebolisce il deterrente nucleare strategico russo”, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Gli ufficiali americani e della Nato negano che il sistema possa essere riconfigurato per la difesa contro la Russia, cosa che Mosca teme perché annullerebbe la sua capacità di deterrenza.
Quando sarà completo, l’ombrello difensivo sarà in grado di coprire un’area che va dalla Groenlandia alle Azzorre. Venerdì 13 maggio, gli Stati Uniti avvieranno anche la costruzione di un sito in Polonia che sarà ultimata nel 2018, completando una linea di difesa su cui si lavora da dieci anni.
Il sistema include anche navi e radar collocati in tutta Europa, sarà consegnato alla Nato a luglio, e sarà gestito da una base aeronautica degli Stati Uniti in Germania.
L’ombrello difensivo missilistico, costato alcuni miliardi di euro, fa affidamento sui radar per individuare il lancio di missili balistici nello spazio. I sensori misurano la traiettoria dei missili e li distruggono nello spazio prima che rientrino nell’atmosfera terrestre. Gli intercettatori possono essere lanciati sia dalle navi che da basi terrestri.
In seguito all’annessione russa della Crimea, la Nato si prepara a espandere il suo sistema di deterrenza in Polonia e nei paesi baltici. In risposta, Mosca sta rinfoltendo le sue truppe occidentali e meridionali con tre nuove divisioni.
La Polonia teme che la Russia possa reagire annunciando lo spiegamento delle sue armi nucleari nell’enclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. Mosca ha già posizionato sul luogo missili antiaereo e antinave, in grado di coprire un’area enorme e complicando lo spazio di manovra della Nato.
(qui sotto la posizione della base di Deveselu, in Romania)