I chirurghi di Aleppo che salvano la vita al bambino nato sotto le bombe
Un video mostra il parto cesareo d'urgenza praticato su una madre rimasta ferita gravemente durante un bombardamento, e il momento in cui il bambino viene rianimato
Ad Aleppo non si muore e basta, ma si nasce anche. La guerra civile che infuria da quasi sei anni in Siria ha lasciato sul terreno centinaia di migliaia di morti e milioni di feriti.
Nonostante i residenti e i pochi medici rimasti nella città sotto assedio debbano fare quotidianamente i conti con la violenza e la morte, ci sono anche istanti che testimoniano la venuta al mondo di una nuova vita.
Un breve filmato trasmesso di recente sull’emittente britannica Channel 4 mostra proprio questo momento: la miracolosa nascita di un neonato, venuto alla luce sotto un bombardamento.
Nato senza alcun battito cardiaco e dato per spacciato, il neonato è stato salvato da un’equipe di medici che grazie a una rianimazione tempestiva sono riusciti a riportarlo alla vita.
La giovane madre, identificata con il nome di Mayissa, si stava recando a lavoro, quando a un certo punto un raid aereo ha colpito l’area in cui si trovava. L’impatto dell’esplosione ha provocato seri danni alle strutture circostanti e ha ferito in modo grave la donna. Alcune schegge le si erano conficcate nel ventre. Trasportata d’urgenza all’ospedale, la giovane madre è stata immediatamente sottoposta al taglio cesareo.
I medici temevano che le schegge potessero conficcarsi ancora più a fondo nel ventre della donna e provocassero ulteriori danni al feto. Una volta praticato il taglio cesareo, i medici hanno immediatamente tirato fuori dal grembo della madre il bambino, che non dava alcun segno di vita. Non c’era battito cardiaco.
Rianimato per venti minuti, dopo l’iniezione di una sostanza all’interno del cordone ombelicale uno dei medici ha preso il neonato per i piedi mettendolo a testa in giù e ha iniziato a praticare degli strofinamenti sulla schiena. Improvvisamente, il bambino ha cominciato a piangere.
“Un pianto potente che ha squarciato per un istante il grido di morte di una città devastata dalle bombe”, ha raccontato uno dei testimoni. Un vero miracolo.
Secondo l’ultimo rapporto pubblicato a marzo dall’Unicef, dall’inizio del conflitto siriano sono nati circa 3,7 milioni di bambini siriani, che costituiscono un terzo della popolazione infantile del paese.
Le vite di questi bambini sono state segnate dalla violenza, dal terrore e dalle fughe. Il numero complessivo dei minori siriani colpiti dalle conseguenze della guerra, all’interno del paese o negli stati dove si sono rifugiati, è di circa 8,4 milioni, oltre l’80 per cento della popolazione infantile della Siria.
(Qui sotto il video)