Il Muslim Ban di Trump aiuta l’Isis
Secondo ex jihadisti ed esperti il provvedimento contro i musulmani voluto dal presidente statunitense è utilizzato dagli estremisti islamici per reclutare combattenti
Il Muslim Ban, l’ordine esecutivo di Donald Trump che restringe l’accesso negli Stati Uniti per i musulmani provenienti da sette paesi, rischia di diventare un potente strumento di propaganda in favore dell’Isis. Lo hanno riferito alcuni ex jihadisti al network statunitense Cnn.
“Si inserisce nella loro propaganda e rende chiaro, per chiunque si trovi in dubbio, che c’è in atto una guerra contro l’Islam e i musulmani”, ha spiegato l’ex jihadista Abu Abdullah alla Cnn, sostenendo che il provvedimento non fa altro che rafforzare la “narrazione” dell’Isis.
Un altro ex jihadista ha evidenziato che la frattura tra i musulmani che vivono in occidente e i governi dei loro paesi è esattamente quello che l’Isis vuole.
“Sui social media in questo momento ci sono molte persone che citano Anwar al-Awlaki – un rappresentante di al Qaeda nella penisola araba, ucciso in un raid del 2011 in Yemen – e il suo ultimo discorso, in cui ha detto che l’America si sarebbe schierata contro i musulmani”, ha detto Abu Obaida, un ex foreign fighter britannico che faceva parte del gruppo estremista di Jabhat al Nusra in Siria. “Trump ha aiutato molto l’Isis, in qualche modo è un loro strumento”.
“Trump è la caricatura del crociato malvagio di cui loro vogliono provare l’esistenza”, ha detto Charlie Winter, ricercatore dell’International Centre for the Study of Radicalisation and Political Violence al King’s College London, che studia la propaganda dell’Isis da anni. Winter ha aggiunto che la politica di Trump è “molto più potente di qualsiasi video o pezzo di propaganda”.
Il riferimento al Muslim Ban di Trump non è ancora apparso in nessun comunicato ufficiale del gruppo terroristico, ma il nuovo presidente degli Stati Uniti compare in alcuni recenti video di propaganda dell’Isis, come anche il suo predecessore Barack Obama.
Anche al Qaeda potrebbe avvalersi delle scelte politiche di Trump contro i musulmani, secondo Fawaz Gerges, professore di studi contemporanei sul Medio Oriente alla London School of Economics. Secondo Gerges, aggruppare oltre un miliardo di musulmani con gli estremisti islamici è “stupidamente controproduttivo” nella lotta all’Isis.
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