È morto il giornalista russo anti-Putin pestato a San Pietroburgo
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Nikolai Andrushchenko era stato vittima di un'aggressione il 9 marzo. Era noto per le sue inchieste sulla corruzione e sull'ascesa al potere del presidente russo
Un giornalista russo, Nikolai Andrushchenko, è morto in seguito a un pestaggio nella città di San Pietroburgo. L’attacco è avvenuto il 9 marzo. Da allora l’uomo si trovava in coma indotto.
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Andrushchenko, 73 anni, era stato tra i fondatori del quotidiano Novy Peterburg. Nel 2015 aveva contribuito a una serie di inchieste sull’ascesa al potere di Vladimir Putin. Il direttore del giornale Novy Petersburg ha collegato l’aggressione al giornalista agli articoli sulla corruzione di cui era stato autore.
Andrushchenko nella sua carriera si era occupato più volte di diritti umani e aveva criticato più volte il regime di Putin e l’aumento di potere dei servizi di sicurezza. Nel 2007 era stato arrestato con accuse di diffamazione ed estremismo ed era già stato oggetto di un’aggressione.
Il giornalista era stato anche membro dell’amministrazione cittadina di San Pietroburgo dal 1990 al 1993.
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