Otto persone sono state trovate morte in una casa in Thailandia
I cadaveri di otto persone, tra cui quello di un bambino, sono stati ritrovati in una casa nel sud della Thailandia, i corpi mostrano segni di colpi d’arma da fuoco. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters che cita fonti della polizia locale.
Secondo le forze dell’ordine thailandesi, le vittime sono state uccise nella provincia meridionale di Krabi in una popolare destinazione turistica. Nella tarda notte di lunedì 10 luglio, alcuni uomini armati hanno attaccato la casa e hanno tenuto gli abitanti in ostaggio prima di sparare. Altre tre persone sono rimaste ferite.
La polizia locale sostiene che il motivo di tale massacro sia una sorta di disputa personale. “I corpi sono stati trovati questa mattina, otto persone sono morte, tre sono rimaste ferite ma tutti erano nella stessa casa”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters, Manat In-prom, un ufficiale della stazione di polizia di Ao Luek, che affaccia sullo stretto di Malacca.
“Crediamo che i responsabili di questo atto siano cinque o sei criminali”, ha aggiunto il funzionario thailandese. Il paese asiatico ha un alto tasso di armi da fuoco registrate per uso privato e molte persone possiedono pistole per la propria protezione, ma sparatorie di massa sono molto rare.
Secondo il ministero dell’Interno di Bangkok, nel paese, abitato da 67 milioni di persone sono presenti oltre sei milioni di armi da fuoco registrate. Secondo i dati del 2016 dell’Università di Washington, la Thailandia ha il più alto tasso di mortalità per armi da fuoco dell’Asia sudorientale, con 7,48 morti registrate ogni 100 mila abitanti, circa il 50 per cento in più delle Filippine, che è il secondo paese sud est asiatico in questa particolare classifica.